• DOMENICA 26 MARZO 2023
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10 parole che devi conoscere se vuoi lavorare nel music business

Un mezzo vocabolario e mezzo prontuario (in rigoroso ordine alfabetico) che può tornare utile e chiunque voglia cimentarsi nel settore dell’industria musicale. Perché non si finisce mai di imparare

Principiante? Professionista? Poco importa. L’industria musicale ha un linguaggio e dei termini tutti suoi. È tassativo quindi conoscere perfettamente il gergo in uso nel music business, punto basilare per prendere decisioni per lo sviluppo di una carriera nel comparto. Molte definizioni oggi sono cambiate. Vediamole in sequenza, in questa nostra specie di… ‘djmagpedia’.

A&R: abbreviazione di Artists and Repertoire, è il dipartimento di un’etichetta discografica o di un editore musicale responsabile della scoperta di nuovi talenti e del loro contratto con una realtà discografica.

Advance: è l’anticipo, ovvero il pagamento anticipato delle royalties generate previo accordo con firma. Gli anticipi sono generalmente recuperabili.

AI: abbreviazione di artificial intelligence, ossia intelligenza artificiale, indubbiamente un vero trend topic negli ultimi mesi.

Big Three: le tre sorelle, sono le multinazionali della discografia, ovvero Sony Music Entertainment, Universal Music Group e Warner Music Group.

Contratto 360: accordo tra un artista e un’etichetta discografica, con quest’ultima che riserva al primo non soltanto i proventi derivanti dalla musica registrata o generati dagli spettacoli dal vivo ma che integra ricavi generati da vendita di merchandising, tour, sponsorizzazioni e tanto altro.

Digital Service Provider (DSP): piattaforma di streaming o negozio online che distribuisce flusso di audio digitale ai consumatori.

Diritti connessi: diritto di sfruttamento economico dell’opera registrata su supporto fisico o digitale (interpretazione eseguita dall’artista grazie all’investimento e all’organizzazione imprenditoriale di un produttore).

EPK: abbreviazione di electronic press kit, pacchetto promozionale digitale che include biografia, immagini promozionali, singoli, teaser, video e rider tecnici.

Tech rider, lista di richieste tecniche da parte degli artisti. Spesso include benefit e istruzioni per ottimizzare la prestazione di chi si esisbisce.

Vanity label: ogni artista tende a farsi una propria etichetta discografica, spesso distribuita dalle multinazionali o da grandi gruppi. Un modo per dimostrare la propria indipendenza.

 

 

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Riccardo Sada
Distratto o forse ammaliato dalla sua primogenita, attratto da tutto ciò che è trance e nu disco, electro e progressive house, lo trovate spesso in qualche studio di registrazione, a volte in qualche rave, raramente nei localoni o a qualche party sulle spiagge di Tel Aviv.

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