• GIOVEDì 30 MARZO 2023
Remix

2Loudness: Alessandro Mazzola e la sua Tropical House

Appena dopo il periodo Pasquale, si inizia a respirare un’aria estiva, forse per il clima, oppure per le line up dei festival estivi che iniziano a mandarci già in fibrillazione. Poi c’è il giorno in cui riceviamo una mail da Alessandro Mazzola (si, proprio come una delle più importanti bandiere nerazzurre, ndr) un ventunenne milanese appassionato produttore di Tropical House, che con le sue tracce ci ha regalato un assoluto momento di freschezza, degno dei più famosi appuntamenti sulle spiagge italiane.
Abbiamo riscoperto un genere a volte troppo sottovalutato, e abbiamo voluto dare ad Alessandro la possibilità di raccontarci qualcosa di più.

“Ciao Alessandro, siamo curiosi di sapere com’è nata la tua passione per la tropical house, soprattuto in un momento come questo, in cui i generi di riferimento per i tuoi coetanei sono altri.”

Ciao ragazzi! La mia passione per la tropical house è nata quando per caso ho ascoltato “Younger” di Kygo nei trend deep house su soundcloud. Ho subito amato questo genere perchè secondo me è la fusione ideale di indie, reggae e house;  generi con i quali sono cresciuto.
Addirittura molti producer, come Matoma, sono soliti utilizzare anche delle acapelle hip hop.

“Quali sono le tue influenze musicali e a cosa ti sei ispirato durante il tuo percorso artistico?”

Sono sempre stato affascinato e influenzato dal genere Reggae: sono cresciuto ascoltando vecchi CD di Bob Marley e attualmente seguo i SOJA. Mi piacciono anche artisti come Jack Johnson, Bedouin Soundclash e Benjamin Francis Leftwich. Ho iniziato con la musica elettronica influenzato da artisti come Deadmau5 e Paul Kalkbrenner. Sicuramente Kygo e Matoma sono stati gli artisti che più mi hanno ispirato nel creare questo progetto.

“Per questo appuntamento abbiamo deciso di pubblicare “Trouble So Hard”, la tua traccia che ci ha colpito di più”.

Trouble so Hard è nata una sera dopo l’ascolto di alcune tracce che mi ricordavano l’infanzia, tra le quali Natural Blues di Moby. La voce quasi ipnotica mi ha dato l’idea di fare un pezzo con quel campione.

“Dal punto di vista tecnico, quali sono i vst alla quale un produttore di Tropical House come te non dovrebbe fare a meno?”

I vst essenziali nelle mie produzioni sono il Sylenth1, reFX Nexus e il DSK saxophones.

“Se volessi dare un consiglio a tutti coloro che decidono di affacciarsi a questo genere, quale sarebbe?”

Il consiglio che darei ai produttori che vogliono affacciarsi alla scena Tropical è quello di essere il più innovativi possibile, poichè anche se è un genere più recente, vanta già tanti produttori affermati.

Scarica “Trouble So Hard” qui

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