foto di Romeo Debies
Si intitola ‘Dark Matter’, l’EP di debutto di Andrømeda, uscito da poche settimane per la label Rant & Rave. Cinque tracce che ne confermano l’amore per la techno anni novanta e il suo constante desiderio di avventurarsi in territori sonori molto dark. Resident sin dal 2019 al FOLD di Londra, Andrømeda ha debuttato discograficamente nel 2023 con l’EP ‘Invictum’ per Raw Quarter, mostrando subito un’attitudine non comune nell’andare alla ricerca di un sound tutto suo, senza per questo non dimenticare mai le proprie radici musicali. E adesso spazio adesso alle sue risposte in 60 secondi.
Il primo disco che hai comprato?
‘Selected Ambient Works 85-92’ di Aphex Twin (1992). Lo comprai ancor prima di avere un giradischi a casa e tuttora è uno dei miei dischi preferiti di sempre.
Il tuo idolo quando eri agli inizi?
Il mio amico Slim Nasr, la prima persona che ho sentito suonare musica elettronica: avevo 17 anni e potei assistere ad un suo set da capogiro su una barca in Egitto, dove ero andata a trovare i miei amici. Quel set ha cambiato la mia vita, ho capito quale fosse la mia vocazione.
Se non fossi diventata una dj adesso saresti…
Una cantante o un’attrice.
Che lavori hai fatto prima di diventare una dj ed una producer a tempo pieno?
Ho sempre lavorato nella musica: anche adesso mi occupo di supervisioni e licenze, aiutando brand a trovare musica per i loro progetti e relativi aspetti legali.
La cosa più pazza che hai fatto con i primi soldi guadagnati con la musica?
Un viaggio selvaggio in giro per la Grecia con il mio migliore amico. All’epoca facevamo i dj in diversi club di Rodi: eravamo giovani, un po’ scapestrati e a ripensarci poteva capitarci di tutto ma per fortuna andò tutto bene.
I tuoi hobby?
Yoga, viaggi, cinema, guidare, sport vari.
Le tue serie tv preferite?
Planet Earth, Only Fools & Horses, 3 Body Problem.
Il tuo rapporto con i social?
Ai minimi termini. Non amo condividere troppi dettagli della mia vita personale sui social media, tengo molto alla mia privacy. Uso i social media per comunicare le novità relative alle mie serate e miei dischi. Tutto qua.
Il tuo pregio ed il tuo difetto?
Pregi: capacità di auto motivarmi, fiducia in me stessa, spiccate doti organizzative e saper restare positiva quando le cose iniziano ad andare male. Punto debole: sono troppo perfezionista, sempre alla ricerca di come migliorare tutto quanto e questo rende difficile sentirmi davvero soddisfatta dei risultati finali.
Che cosa suggerisci ai giovani che vogliono diventare dj e producer?
Trovate il vostro sound e non seguite le mode: essere unici è l’unico modo per diventare artisti di successo a lungo termine. Lavorate sodo e non arrendetevi mai: le cose richiedono tempo e ci vuole pazienza, in modo che tutto accada al momento giusto.
L’errore che non rifaresti?
Non ho molti rimpianti nella mia vita, imparare dagli errori è il modo migliore per imparare e crescere come persona. Detto questo, non passerei troppo tempo a procrastinare le produzioni musicali come facevo in passato.
La scelta migliore della tua vita?
Trasferirmi a Leeds a 18 anni per diventare dj. Ho incontrato tante persone stimolanti che mi hanno aiutato a crescere come persona e come artista. Ho anche avuto la possibilità di suonare al fianco di molte leggende come Carl Craig, Derrick May, Chez Damier e molti tanti. Sono stati tutti momenti molto divertenti.
10.05.2025
