Foto: Bianca Pizzimenti
È uscito giovedì 28 gennaio 2020, ‘Onironauta’ (INRI Classic/Sugar), il nuovo singolo di Cucina Sonora, al secolo Pietro Spinelli. Un progetto nato nel 2014 con il dichiarato obiettivo di spostarsi dal pianoforte classico verso nuovi orizzonti, che hanno assunto in breve tempo la dimensione della musica elettronica. Il risultato? Un’unione tra analogico e digitale, tra classico ed elettronico, tra passato e futuro per percepire meglio il presente. È il momento di saperne di più con questa intervista.
Il primo disco che hai comprato?
Nevermind dei Nirvana (1991).
Il tuo idolo quando eri agli inizi?
Francesco Tristano.
Se non fossi diventato un musicista adesso saresti…
Un astronauta, un ingegnere informatico, un organizzatore di eventi, un inventore, un copy, un grafico, un chimico, un fisico, un pilota di rally, un giocoliere, un meccanico, un architetto, un social media manager, un archeologo. Insomma sarei un gran rompipalle!
Come hai trascorso la quarantena?
Studiando, suonando, bevendo, parlando.
E che cosa credi di aver imparato?
La Sonata 23 (Appassionata) di Beethoven. E a prendere tempo.
I tuoi hobby?
Tutti, ma non ne pratico nemmeno uno.
La tua serie tv preferita?
Scrubs.
Il tuo rapporto con i social?
Alti e bassi. Odi et amo.
Che cosa suggerisci ai giovani che vogliono diventare dj o producer?
Studiate, non intendo soltanto sui libri. Guardate con coscienza, analizzate, approfondite, apritevi agli altri, confrontatevi. Quando siete arrivati alla soluzione cercatene un’altra.
Un errore che non rifaresti?
Fare il liceo scientifico.
La scelta migliore della tua vita?
Essermi buttato nell’elettronica, senza rinnegare il pianoforte.
29.01.2021