Nata artisticamente come cantautrice, l’inglese Elkka negli anni è diventata un riferimento come dj, producer e discografica. Lo scorso anno si è aggiudicata il titolo tutt’altro che platonico di Essential Mix Of The Year, ovvero il suo set è stato giudicato il migliore tra quelli trasmessi nel 2021 da BBC Radio 1; sempre l’anno scorso è stata in prima linea nella realizzazione della compilation HeForShe a sostegno della UN Women, Ente delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere e l’empowerment femminile. Questo fine settimana Elkka è in consolle al Tunnel di Milano per Take It Easy, ed è in cartellone alla prima edizione di Sónar Lisboa, in programma da venerdì 8 a domenica 10 aprile 2022: insieme a Elkka la line up propone tra gli altri Arca, Bicep, Leon Vynehall, Charlotte de Witte, Nina Kraviz, Richie Hawtin e Honey Dijon. Conosciamola meglio con le sue risposte in 60 secondi.
Il primo disco che hai comprato?
‘Oops (Oops Oh My)’ di Missy Elliott and Tweet (2002).
Il tuo idolo quando eri agli inizi?
Four Tet.
Se non fossi diventata una dj adesso saresti…
Lavorerei nel mondo dell’arte, preferibilmente con una mia galleria.
La tua serie tv preferita?
The L Word.
I tuoi hobby?
Cucinare, giocare con la mia gatta Gillian Anderson, camminare.
Come trascorri il tempo in aeroporto in attesa del prossimo volo?
Ascolto e preparo musica per il mio prossimo show e guardo programmi tv spazzatura per rilassarmi.
Il tuo rapporto con i social?
Li odio, ma sono consapevole che significano tanto per alcune persone, così come hanno aperto molte porte a tante altre.
Che cosa suggerisci ai giovani che vogliono diventare dj o producer?
Fate molta ricerca musicale, siate sempre rispettosi delle sue origini.
Un errore che non rifaresti?
Dare retta a persone che pensano di sapere tutto, dandomi consigli senza alcun significato.
La scelta migliore della tua vita?
Aver imparato a produrre musica per conto mio. Non mi sono mai sentita così libera!
09.04.2022