• GIOVEDì 23 MARZO 2023
Interviste

60 seconds with Glowal

Il duo italiano, il loro album di debutto, i loro idoli di gioventù e i loro hobby, nei quali lo sport la fa da padrone

 

Amici di vecchia data, i Glowal – al secolo Fabio Giannelli and Alessandro Gasperini – sono usciti nelle scorse settimane con il loro album di debutto ‘Trigger Your Sense’ sull’etichetta Sapiens Recordings: dieci tracce composte e finalizzate durante i vari lockdown, con la consapevolezza che si è passati attraverso un periodo molto duro ma allo stesso non si è mai smesso di guardare al futuro con la giusta dose di ottimismo. Conosciamoli meglio con le loro risposte in 60 secondi.

 

 

Il primo disco che avete comprato?
A: ‘Knight of the Jaguar’ di Rolando (1999).
F: ‘Silver Screen’ di Felix da Housecat (2001).

Il vostro idolo quando eravate agli inizi?
A: Franchino.
F: Claudio Coccoluto.

Se non foste diventati dj adesso sareste…
A: forse un enologo.
F: difficile a dirsi.

Che lavori avete fatto prima di diventare dj a tempo pieno?
A: maestro di nuoto.
F: tecnico specializzato nei pagamenti POS e assistente alle vendite in un negozio di vestiti.

La cosa più pazza che avete fatto con i primi soldi guadagnati come dj?
A: andare a divertirmi con la mia fidanzata.
F: andare a vivere all’estero.

Le vostre serie tv preferite?
A: Breaking Bad.
F: Black Mirror.

I vostri hobby?
A: nuotare, correre, stare in compagnia del mio cane Roda.
F: jogging, andare in bicicletta e i gokart.

Il vostro rapporto con i social?
A: obbligato.
F: non un granché ma negli ultimi anni sta migliorando.

Che cosa suggerite ai giovani che vogliono diventare dj o producer?
A: essere determinati, credere nelle proprie idee e fidarsi soltanto delle persone giuste.
F: passione, duro lavoro, ricerca musicale, perseveranza e curiosità.

Un errore che non rifareste?
A: tanti errori, non uno solo, ma alla fine sono parte di quello che sono diventato. Senza questi errori sarei una persona migliore, o forse no.
F: lasciare la mia città natale.

La scelta migliore della vostra vita?
A: i tanti sacrifici fatti per la musica.
F: non smettere mai di credere nella musica.

 

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Dal 1996 segue, racconta e divulga eventi dance e djset in ogni angolo del globo terracqueo: da Hong Kong a San Paolo, da Miami ad Ibiza, per lui non esistono consolle che abbiano segreti. Sempre teso a capire quale sia la magia che rende i deejays ed il clubbing la nuova frontiera del divertimento musicale, si dichiara in missione costante in nome e per conto della dance; dà forfeit soltanto se si materializzano altri notti magiche, quelle della Juventus.

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