Lunedì 19 ottobre 2020 è uscita la 27esima compilation del Watergate, l’epico club berlinese che questa volta si è affidato a Hyenah, dj e producer che da sempre ama trincerarsi dietro una maschera e non ama rivelare molto della sua identità. In passato, le compilation del Watergate sono state firmate da Ellen Allien, Tiefschwarz, Solomun, Butch, Soul Clap e Adana Twins. Adesso è il turno di Hyenah, uno dei migliori ambasciatori mondiali della Afro House, che oggi si racconta ai lettori di DJ Mag Italia con le sue risposte in 60 secondi, risposte tutt’altro che banali.
Il primo disco che hai comprato?
‘Bird In A Gilded Cage’ di Jungle Wonz (1993).
I tuoi idoli quando eri agli inizi?
Quando ero agli inizi era troppo presto per considerare idoli i dj.
Se non fossi diventato dj adesso saresti…
Un leone da combattimento. Questi leoni sono dei fottuti bastardi!
I tuoi hobby?
Farmi quattro sane risate con i miei amici.
La tua serie tv preferita?
The Lion King.
Il tuo rapporto con i social?
Assai complicata.
Che cosa suggerisci ai giovani che vogliono diventare dj?
Come ha detto Bill Withers (la leggendaria voce di ’Ain’t No Sunshine’ e tanto altro, morto lo scorso aprile), se vuoi essere un grande non devi accontentarti dei ‘tutto bene’, ma guardarti in giro e capire bene che cosa succede, perché tutto quanto potrebbe cambiare ben prima che lo si capisca.
Come hai vissuto il lockdown?
Mettendo a punto i miei tamburi.
Un errore che non rifaresti?
Pensare che il mondo stesse ad aspettare me.
La scelta migliore della tua vita?
Mantenere alta la curiosità riguardo alla nostra incolumità.
23.10.2020