• DOMENICA 28 MAGGIO 2023
Interviste

60 seconds with Klingande

Il dj e producer francese, il suo ultimo singolo, il rapporto con i social, gli errori e le scelte giuste. E a chi vuole lavorare nella musica suggerisce…

 

Da quasi dieci anni il dj e producer francese Klingande – all’anagrafe Cédric Steinmyller – sforna hit con buona regolarità. Il suo primo successo è stato ‘Jubel’ (2014); ne sono poi seguito diversi, incluso soprattutto ‘The Album’ (2019), il suo primo album formato da 18 tracce. Nelle scorse settimane è uscito il suo ultimo singolo ‘Kids On The Run’, prodotto insieme a VARGEN ed uscito su Ultra Music. Spazio adesso alle sue risposte in 60 secondi.

 

 

Il primo disco che hai comprato?
Non ne sono sicuro al 100%, ma credo sia stato un disco degli Offspring.

Il tuo idolo quando eri agli inizi?
Ai miei esordi Avicii era il mio idolo tra i dj. Il mio primo bootleg l’ho fatto prendendo spunto dalla sua traccia ‘Dukkha’.

Se non fossi diventato un dj adesso saresti…
Mentre ho iniziato a fare musica studiavo web marketing, penso che adesso mi occuperei di questo.

Che lavori hai fatto prima di diventare un dj e un producer a tempo pieno?
Mentre studiavo lavoravo part-time in una profumeria.

La cosa più pazza che hai fatto con i primi soldi guadagnati con la musica?
Ho comprato un po’ di marchingegni analogici per il mio studio.

La tua serie tv preferita?
Se devo sceglierne una, punto su For All Mankind. Mi è piaciuta molto anche Svaniti nel nulla.

Il tuo rapporto con i social?
So bene che sono il modo migliore per essere connesso con i miei followers. Non sono però un grande fan dei social. Spesso e volentieri me ne distacco per tornarci quando me lo sento.

I tuoi hobby?
Sono un grande appassionato di calcio e tennis e ovviamente mi entusiasma sempre tanto produrre musica.

Che cosa suggerisci ai giovani che vogliono diventare dj e producer?
Quando ho iniziato, ho subito capito che era inutile fare o rifare quello che c’è già. Sempre meglio andare alla ricerca di stili nuovi e freschi, in poche parole di quello che non c’è.

Un errore che non rifaresti?
Agli inizi della mia carriera ho voluto a fare troppi show. Avrei dovuto programmare meglio il mio calendario, avrei goduto certi momenti e tutto quanto molto di più.

La scelta migliore della tua vita?
Senza dubbio alcuno, procedere nella direzione che ritenevo giusta e chi mi portava ad essere felice, invece di farmi condizionare dai dubbi e dalle opinioni di chi mi stava intorno.

 

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Dal 1996 segue, racconta e divulga eventi dance e djset in ogni angolo del globo terracqueo: da Hong Kong a San Paolo, da Miami ad Ibiza, per lui non esistono consolle che abbiano segreti. Sempre teso a capire quale sia la magia che rende i deejays ed il clubbing la nuova frontiera del divertimento musicale, si dichiara in missione costante in nome e per conto della dance; dà forfeit soltanto se si materializzano altri notti magiche, quelle della Juventus.

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