Resident a Pyramid, le domeniche dell’Amnesia di Ibiza, il dj e producer toscano Luca Donzelli è da anni protagonista in console di diversi club e festival in tutto il mondo, merito di uno stile musicale tutto suo, certificato anche e soprattutto da una serie di produzioni per etichette discografiche quali Mar-T, la sua Wow! Recordings, Locus e Hot Creations. Questa estate lo si troverà spesso anche a Le Vele Alassio e – sabato 12 agosto 2023 – alla Street Parade di Zurigo. Ecco le sue risposte per la nostra rubrica settimanale, che si prenderà una canonica pausa estiva, per tornare puntuale a fine agosto.
Il primo disco che hai comprato?
‘Synaptic 002’ di Pascal Feos sulla sua Lavel Non Zero (2006). Comprato dalla leggenda Roberto Bianchi nel suo mitico Disco Mastelloni di Firenze. Indimenticabile.
Il tuo idolo quando eri agli inizi?
Carl Cox! Infinita fonte di ispirazione ed apprendimento sia per quanto riguarda la selezione sia per la tecnica. I suoi vecchi set in vinile sono tutt’ora un capolavoro!
Se non fossi diventato un dj adesso saresti…
Un pilota di aerei di linea.
Che lavori hai fatto prima di diventare un dj e un producer a tempo pieno?
Ho avuto la fortuna di cominciare a fare il dj a tempo pieno mentre ancora ero al secondo anno di università.
La cosa più pazza che hai fatto con i primi soldi guadagnati con la musica?
Prendere la mia macchina e con i miei migliori amici fare Firenze – Fraga (più di 3mila chilometri tra andata e ritorno) per andare al mio primo Monegros.
La tua serie tv preferita?
Non guardo molto la tv. Preferisco leggere i quotidiani per tenermi informato e guardare qualche film ogni tanto. Sono sempre stato poco attento alle serie tv e alla tv in generale.
Il tuo rapporto con i social?
È stato l’avvento dei social che ha contribuito a farmi entrare nel giro. Quando nel 2011 Marco Carola cominciò a suonare le mie tracce, si iniziava ad usare i video su YouTube della serie ‘Marco Carola plays Luca Donzelli. Comprendo perfettamente il valore dei social, sono quasi la cosa più importante che abbiamo; si deve restare al passo con i tempi ed avere nella giusta considerazione quello che chiede la nostra industria, senza mai mettersi a 90° gradi.
I tuoi hobby?
Lo sport in generale. Calcio, padel, tennis… Il mio hobby principale, quando posso, è uscire in barca a vela, anche da solo con un piccolo laser, affittandolo ed uscendo al largo per qualche ora. Aiuta a disconnettermi e a ricaricare le batterie. Una passione che mi ha trasmesso il babbo!
Che cosa suggerisci ai giovani che vogliono diventare dj e producer?
Siate voi stessi. Non tentate di copiare la massa, ce n’è anche troppa. Proporre musica originale alla fine porterà i suoi frutti. L’esempio più attuale? Chris Stussy. Ha sempre avuto il suo stile deep house, minimal, un poco techy, unico nel suo approccio, sin da quando ha iniziato. Ha insistito e si guardi dov’è ora. Era un fenomeno prima e lo è ancora di più adesso: con il tempo l’industria musicale lo ha confermato.
Un errore che non rifaresti?
Non riuscire a salutare mamma, prima di perderla.
La scelta migliore della tua vita?
Per ora non esiste un evento o un giorno speciale che meriti di essere catalogato come ‘la scelta migliore della tua mia vita’. Preferisco fare riferimento ad un’attitudine, ad un approccio al quotidiano che consista nel tentare di uscire dalla mia comfort zone. Una scelta difficile da mantenere, perché significa non porsi limiti, se non quelli imposti dalla dignità, ma permette di essere sempre preparati ed aperti a tutto!
05.08.2023