Foto di Jimmy Mould
Nato in Francia, cresciuto in Ecuador, Nicola Cruz ha firmato da poche settimane la nuova compilation della serie fabric presents, la prima in assoluto con protagonisti in gran parte artisti provenienti dal Centro e dal Sud America. Un traguardo importante per un artista che ha iniziato a farsi notare giusto dieci anni fa con le sue release per Clown & Sunset, l’etichetta discografica di Nicolas Jaar, e poi ha sempre saputo muoversi in maniera lineare e coerente. È il momento di conoscerlo meglio con le sue risposte in 60 secondi.
Il primo disco che hai comprato?
‘Chaco’ di Illya Kuryaki and The Valderramas (1995).
Il tuo idolo quando eri agli inizi?
Trentemøller.
Se non fossi diventato dj adesso saresti…
Un biologo marino.
Che lavori hai fatto prima di diventare dj a tempo pieno?
Mi occupavo di jingles e suonavo ai matrimoni.
La cosa più pazza che hai fatto con i primi soldi guadagnati con la musica?
Ho comprato un sintetizzatore Nord Lead 2X, non proprio una cosa particolarmente pazza, me ne rendo conto.
Le tue serie tv preferite?
Capitan Tsubasa e I Cavalieri dello Zodiaco.
Il tuo rapporto con i social?
Disinteressato.
I tuoi hobby?
Le immersioni subacquee.
Che cosa suggerisci ai giovani che vogliono diventare dj o producer?
Meno tempo su Instragam, più tempo nei negozi di dischi. Buttatevi a capofitto nella musica e trovate la vostra via.
Un errore che non rifaresti?
Quella volta che non ho creduto abbastanza in me.
La scelta migliore della tua vita?
Aver chiesto a mia mamma una batteria elettronica.
29.10.2022