• DOMENICA 26 MARZO 2023
Interviste

60 seconds with Plaster

Il compositore e sound designer italo-iraniano, il suo quinto album da studio, il suo primo disco e il rapporto con i social. E se non si fosse dedicato alla musica…

 

Esce giovedì 23 marzo 2023 sulla label Textvra ‘Obscura’, il quinto album in studio di Gianclaudio Hashem Moniri, meglio noto come Plaster. Quindici tracce divise in due parti, Alpha e Omega tutte focalizzate sull’universo femminile, nelle sue dimensioni più luminose e più scure, con riferimento alla morte di Mahsa Amini avvenuta in Iran lo scorso anno e alle conseguenti proteste della popolazione iraniana. Un album da ascoltare e riascoltare, dove si sperimenta ma si va anche altrove e molto oltre. Conosciamo meglio Plaster con le sue risposte in 60 secondi.

 

 

Il primo disco che hai comprato?
‘Be Here Now’ degli Oasis (1997). Avevo 11 anni.

Il tuo idolo quando eri agli inizi?
Dipende dai generi musicali, nella musica elettronica sicuramente i The Future Sound Of London.

Se non fossi diventato dj adesso saresti…
Un porno attore o un benzinaio.

lavori hai fatto prima di diventare un compositore e un sound designer a tempo pieno?
In realtà il mio lavoro principale è quello di tecnico del suono, specializzato nel doppiaggio. Ma lavoro conto terzi anche come tecnico di mix e mastering. Ho fatto questa scelta per non dover scendere a compromessi con la mia musica.

La cosa più pazza che hai fatto con i primi soldi guadagnati con la musica?
Comprare il biglietto del treno per tornare a casa dopo il concerto in cui avevo suonato la sera prima.

Le tue serie tv preferite?
Breaking Bad, Dark, City On A Hill.

Il tuo rapporto con i social?
Frustante ma anche di grande aiuto per creare connessioni altrimenti impossibili.

I tuoi hobby?
Andare in bicicletta, la palestra, bricolage nel tempo libero e leggere.

Che cosa suggerisci ai giovani che vogliono diventare dj e producer?
Cercate di sviluppare un vostro linguaggio musicale, che vada oltre le mode e gli strumenti utilizzati.

Un errore che non rifaresti?
Rimanere a vivere in Italia.

La scelta migliore della tua vita?
Probabilmente la famiglia che ho creato.

 

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Dal 1996 segue, racconta e divulga eventi dance e djset in ogni angolo del globo terracqueo: da Hong Kong a San Paolo, da Miami ad Ibiza, per lui non esistono consolle che abbiano segreti. Sempre teso a capire quale sia la magia che rende i deejays ed il clubbing la nuova frontiera del divertimento musicale, si dichiara in missione costante in nome e per conto della dance; dà forfeit soltanto se si materializzano altri notti magiche, quelle della Juventus.

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