foto: ufficio-stampa Shlømo
Classe 1989, all’anagrafe Shaun Baron-Carvais, il francese Shlømo è un dj e producer in costante ascesa, grazie ad una sua concezione della techno molto personale, che spesso e volentieri fluttua anche attraverso breakbeat, melodic ed hard techno. Attivo discograficamente dal 2013 con la tua label Taapion Records, ha dato vita con il tempo ad un suo progetto parallelo Viper Diva e ad una serie di eventi denominati Welcome Back Devil. Questa estate è atteso in particolare al festival tedesco NIBIRII, in programma da venerdì 22 a domenica 24 agosto 2025 a Düren ed organizzato dalla crew del Bootshaus Cologne, club sul quale torneremo a breve con un reportage. E adesso spazio alle risposte di Shlømo in 60 secondi.
Il primo disco che hai comprato?
‘I Got 5 On It’ di Luniz (1995).
Il tuo idolo quando eri agli inizi?
Non ho mai avuto veri e propri idoli ma ho sempre apprezzato tantissimo Aphex Twin e sono sempre rimasto stupefatto per i livelli che Ben Klock ha saputo raggiungere per la qualità del suo mixaggio.
Se non fossi diventato un dj adesso saresti…
Lavorerei nel calcio professionistico e nella comunicazione: quello che facevo sino a dieci anni fa.
Che lavori hai fatto prima di diventare un dj ed un producer a tempo pieno?
Il PR nello sport e nella moda.
La cosa più pazza che hai fatto con i primi soldi guadagnati con la musica?
Ho comprato un synth Omega One, alquanto costoso.
La tua serie tv preferita?
The Office, sia l’edizione inglese sia quella statunitense, Death Note, Berserk e Breaking Bad, che insieme a mia moglie abbiamo visto molto dopo la sua uscita.
I tuoi hobby?
Passare il mio tempio libero con moglie e figlio.
Il tuo rapporto con i social?
Non buono. Non mi piace vedermi sui social, ma fanno parte del gioco e so che sono l’unico modo per stare connesso e vicino ai miei fan.
I tuoi pregi ed i tuoi difetti?
Pregi: so molto bene che cosa non voglio, do sempre un’opportunità a tutti, ho fiducia nel prossimo ed ho molta pazienza. Difetti: sono molto duro con me stesso, ho sempre altissime aspettative per quanto mi riguarda.
Che cosa suggerisci ai giovani che vogliono diventare dj e producer?
La cosa più importante è fare parte di una crew, essere un producer, esercitarsi nel mixaggio, stare al gioco dei social, andare a scovare nuove tracce e soprattutto credere in sé stessi.
L’errore che non rifaresti?
Non ricordo errori per i quali rammaricarmi, sinceramente.
Le scelte migliori della tua vita?
Dal punto di vista personale: diventare padre; dal punto di vista professionale aver avuto successo con un team composto da amici di vecchia data e persone valide e sincere.
05.07.2025