Foto di Evgenji Ten
Si intitola ‘Embre’ il nuovo singolo di Tim Green, realizzato insieme a Sébastien Léger sulla label di quest’ultimo, Lost Miracle, in attesa della prossima che uscirà su All Day I Dream, l’etichetta discografica di Lee Burridge, suo amico di vecchia data con il quale ha condiviso diversi set in diretta streaming in questa fase di lockdown. Nuovi progetti che rafforzano un dj e producer premiato già nel 2010 come Best Breakthrough Producer ai Brit Awards di DJ Mag, capace di remixare un mostro sacro come Paul McCartney e di diventare un ospite quasi fisso nei party Cocoon di Sven Väth. È il momento di conoscerlo meglio con le sue risposte in 60 secondi.
Il primo disco che hai comprato?
‘Can’t Buy A Thrill’ di Steely Dan.
Il tuo idolo quando eri agli inizi?
Matthew Dear.
Se non fossi diventata dj adesso saresti…
Un chitarrista turnista!
I tuoi hobby?
Vedere film e cucinare.
Le tue serie tv preferite?
Mindhunter.
Il tuo rapporto con i social?
Ero già troppo avanti con gli anni quando sono arrivati i social network, la mia mente non è connessa in automatico con loro ma ci sto lavorando! E Instagram mi è piaciuto da subito!
Che cosa suggerisci ai giovani che vogliono diventare dj?
Ponetevi obbiettivi sempre più alti, non fermatevi alle prime scelte e fate sempre di tutto per raggiungere i vostri traguardi.
Come hai vissuto il lockdown?
Componendo tanta, tantissima musica!
Un errore che non rifaresti?
Posso dire quello che non farò mai: non produrre musica che io non ami e della quale non sia sempre orgoglioso.
La scelta migliore della tua vita?
Spedire il mio primo demo all’etichetta 4:20, che mi valse il primo contratto della mia vita!
01.08.2020