Foto di Karim Tabar
Dj sciamano ce n’è uno. Damian Lazarus non si ferma mai. Venerdì 27 settembre esce con nuovi edit e nuovi remastering ‘Smoke The Monster Out’ (Crosstown Rebels), il suo acclamatissimo album di debutto che proprio in questi giorni compie dieci anni. Sempre venerdì 27 il dj e producer inglese è il gran cerimoniere di Day Zero, che per la prima volta approda in Israele, per la precisione a Masada, fortezza nei pressi del Mar Morto; Lazarus porta con sé Jamie Jones, Marco Carola, Bedhouin, Gorgon City e tanti altri ancora. Il modo migliore per iniziare i festeggiamenti per il capodanno ebraico, che quest’anno si celebra dal 29 settembre al 1 ottobre. Spendiamo 60 secondi insieme a lui.
Il primo disco che hai comprato?
Mi ricordo il primo disco che ho suonato con l’impianto di casa mia: ‘1812 Overture’ di Tchaikovsky.
Il tuo idolo quando eri agli inizi?
Pete Tong.
Se non fossi diventato dj adesso saresti…
Una persona normale come tanti altri.
Che cosa ti piace e che cosa non ti piace del tuo lavoro?
Mi piace far ballare la gente, non mi piace quando esco di casa per andare a lavorare e i miei figli piangono perché sto partendo.
I tuoi hobby?
Fare musica, ascoltare musica, suonare musica. E il West Ham United.
Le tue serie tv preferite?
The Wire, i Soprano e Breaking Bad.
Il tuo rapporto con i social?
Odio Facebook, trovo molto figo Instagram, sono troppo vecchio per Snapchat e sono un frequentatore occasionale di Twitter.
Come trascorri il tuo tempo tra un volo e l’altro?
Ascolto podcast e lavoro con il telefono.
Un errore che non rifaresti?
Non aver usato abbastanza le protezioni per le orecchie.
La scelta migliore della tua vita?
Diventare un giovane padre a 19 anni e diventarlo una seconda volta a 45.
20.09.2019