Foto Stuart Photography
Rivoluzionario, versatile e con le idee sempre molto chiare. L’irlandese Gavin Lynch – meglio noto come Matador – da sempre punta su un concetto di live capace di equilibrare al meglio analogico, digitale e tecnologia modulare. Un approccio che utilizza benissimo anche e soprattutto nelle sue produzioni discografiche con la sua label RUKUS, con la quale ha prodotto questa estate l’album ambient ‘95BPM–Music to Fill the Space’, mentre ‘Dynamite’ è il titolo del suo nuovo EP, uscito lo scorso ottobre. Conosciamolo meglio con le sue risposte alle domande di 60 Seconds.
Il primo disco che hai comprato?
Posso ricordarmi il primo disco che mi fu regalato da un amico di mia sorella che faceva il dj: ‘Beachball’ di Nalin & Kane.
Il tuo idolo quando eri agli inizi?
Non uno ma tre: Dave Clarke, Jeff Mills e Richie Hawtin. Tre dj e tre produttori fondamentali per la mia formazione.
Se non fossi diventato dj adesso saresti…
Uno chef.
Che cosa ti piace e che cosa non ti piace della vita del dj?
Gli orari di chiusura dei club di Dublino. Alle 2 e mezza di notte è tutto chiuso.
I tuoi hobby?
Girare con il mio scooter elettrico e fare kayak in mare.
Le tue serie tv preferite?
Entourage.
Il tuo rapporto con i social?
Spensierato, perfetto per tenermi in contatto con i mie fan e per farmi due risate di tanto in tanto.
Che cosa suggerisci ai giovani che vogliono diventare dj?
Create da soli la vostra musica.
Un errore che non rifaresti?
Prenotare voli che partono la mattina presto da Ibiza.
La scelta migliore della tua vita?
Ollie, il mio cane.
15.11.2019