• DOMENICA 06 LUGLIO 2025
Festival

Sziget Festival 2025, la line-up consolida anche i mostri sacri

Dall’hip-hop all’elettronica, passando per rock e performance mozzafiato: l’evento dell’anno si prepara a incendiare Budapest

Caos creativo. Ecco come potrebbe essere definito il prossimo Sziget Festival, che ormai ha raggiunto livelli epici con l’aggiunta di 40 nuovi nomi alla line-up, portando il totale a oltre 200 artisti pronti a invadere l’Isola della Libertà di Budapest dal 6 all’11 agosto. Un vero e proprio tsunami musicale che spazza via ogni confine tra generi: Little Simz, FKA Twigs, Empire of the Sun e Portugal. The Man si uniscono a mostri sacri come A$AP Rocky, Post Malone e Shawn Mendes, in un vortice che mescola hip-hop, elettronica, soul e rock con la stessa audacia con cui un pittore ribalta la tavolozza.

Ma non è solo una questione di musica: performance teatrali mozzafiato, installazioni surreali e un’area notturna che rivaleggia con le capitali mondiali del clubbing rendono questo festival un’esperienza totale, un rito collettivo dove 500.000 “Szigetiani” provenienti da 100 paesi si fondono in un’unica tribù. Tamás Kádár, CEO del festival, non usa mezzi termini attraverso una nota stampa: “Quest’anno abbiamo infranto ogni record. Il Delta District, con i suoi tre palchi, è la risposta a chi credeva che i festival non possano essere sia giganti che intimi”.

 

 

FKA Twigs, attesa come una dea post-moderna, è senza dubbio uno dei volti simbolo di questa edizione. Dopo la delusione del 2020, la sua esibizione promette di essere una catarsi: il suo ultimo album è un viaggio negli abissi dell’eros e della sperimentazione sonor. “Voglio che il pubblico senta ogni nota come un colpo al cuore”, ha confessato in un’intervista recente. Accanto a lei, Little Simz, la regina dell’hip-hop britannico, porta in scena la rabbia sociale e l’ironia tagliente di brani assurdi, mentre i suoi movimenti sul palco – un mix di grazia e aggressività – ricordano perché molti l’abbiano definita la nuova coscienza della musica nera. Gli Empire of the Sun, dal canto loro, giocano in una lega diversa: il loro live show è un’opera d’arte totale, con costumi ispirati a ‘Mad Max’ incrociati con estetiche cyberpunk, pirotecnica sincronizzata e ologrammi che trasformano il palco in un pianeta alieno. “Per Ask That God abbiamo immaginato un rituale per salvare l’umanità dal cinismo”, ha svelato Luke Steele, mente del duo.

Ma è nel Delta District che lo Sziget 2025 scrive la sua rivoluzione silenziosa. Quest’area, dedicata alla vita notturna, non è più una semplice appendice: con 3 palchi (Yettel Colosseum, BOLT Night Stage e The Club) e oltre 100 artisti, potrebbe competere da sola con festival come l’Awakenings o il Time Warp. Boris Brejcha porterà il suo “high-tech minimal” in un set di 3 ore, mentre Amelie Lens trasformerà l’Arena in una cattedrale techno con bassi che scuoteranno le acque del Danubio. E poi ancora: la melodica profondità di Adriatique, i ritmi tribal-house di Bedouin, e l’italiano Agents Of Time, che dopo il trionfo all’Ultra Miami sono pronti a conquistare Budapest. “The Club, la nuova venue, è progettata per sonorità oscure e intime: qui ospiteremo artisti come Blawan e I Hate Models, che spingono i confini della techno verso territori inesplorati”, spiega Kádár. Per gli amanti dei B2B esplosivi, come chi scrive, l’appuntamento è con Hedex e Bou, re del drum’n’bass.

 

 

La sezione “live” del festival non è da meno. The Last Dinner Party sono la rivelazione indie-rock dell’anno: cinque donne londinesi che mixano il dramma di Florence + The Machine con il cinismo dei The Smiths, vestite come eroine di un romanzo gotico. Michael Kiwanuka, con la sua voce che evoca Marvin Gaye e Curtis Mayfield, offrirà un momento di pura poesia, mentre la sperimentazione di Sevdaliza – tra trip-hop persiano e elettronica glaciale – creerà un’atmosfera da sogno lucido.

L’Italia avrà il suo momento di gloria con BEBA, alias Roberta Lazzerini, la rapper torinese che sta rivoluzionando la scena hip-hop nazionale con testi crudi e flow ipnotici. “Essere l’unica italiana nella line-up è una responsabilità, ma so che il pubblico di Sziget ama chi rompe gli schemi”, ha detto in un’intervista. A affiancarla, seppur indirettamente, ci pensano gli artisti del Delta District: oltre ad Agents Of Time, spiccano i set di Carlita, che fonde house e ritmi turchi, e il giovane prodigio Massano, già osannato da Dixon per le sue produzioni minimal.

 

 

Ma lo Sziget non è solo palchi e dj set. Le performance artistiche 2025 sono curate come opere teatrali: l’olandese Daan Mathot presenterà DEEP, uno spettacolo di danza aerea sospesa su una struttura alta 15 metri, dove il corpo diventa metafora della lotta tra libertà e gravità. Il gruppo brasiliano Grupo Impacto de Dança porterà TRÊS GRITOS. E poi c’è Troula Street Theatre, collettivo spagnolo che per sei giorni trasformerà l’isola ione delle fasi della vita attraverso movimenti che mescolano capoeira e contemporary dance in un alveare umano: 50 performer vestiti da api giganti interagiranno col pubblico, creando coreografie ipnotiche per simboleggiare la collaborazione comunitaria. “Vogliamo ricordare che, come nelle colonie di api, la bellezza nasce dal caos organizzato”, spiega il direttore artistico del gruppo.

Tra le novità assolute del 2025 spicca anche l’attenzione alla sostenibilità: il festival ha annunciato l’eliminazione della plastica monouso in tutte le aree, replaced da bicchieri biodegradabili in amido di mais, e un sistema di energia ibrida (solare + biodiesel) per i palchi secondari. “Vogliamo essere carbon neutral entro il 2030, e Sziget 2025 è il primo passo concreto”, ha sottolineato Kádár. Per i festival-goers più young, c’è il “Family Camp”, area con laboratori di riciclo creativo e spettacoli per bambini, mentre i digital nomad troveranno zone Wi-Fi con prese infinite e caffè specialty.

Con i biglietti a partire da 299€ (per i 6 giorni) già in esaurimento per la pre-vendita, e un’offerta alberghiera di Budapest satura al 70%, lo Sziget si conferma il motore economico dell’estate ungherese. E per chi vuole vivere l’esperienza in modo ancora più immersivo, c’è il glamping: tende di lusso con aria condizionata, docce private e colazione servita in riva al fiume. Una cosa è certa: che siate hipster berlinesi, famiglie italiane o ravers spagnoli, dal 6 agosto l’Isola della Libertà sarà l’unico posto al mondo dove sentirsi a casa.

 

 

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Riccardo Sada
Riccardo Sada
Distratto o forse ammaliato dalla sua primogenita, attratto da tutto ciò che è trance e nu disco, electro e progressive house, lo trovate spesso in qualche studio di registrazione, a volte in qualche rave, raramente nei localoni o a qualche party sulle spiagge di Tel Aviv.
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