foto: ufficio-stampa Protein
Best-seller di Bandcamp nella categoria Chicago House, DJ Protein ha debuttato discograficamente nel 2018 con “Say My Name”. I suoi set le sue produzioni declinano House Music nelle più svariate modalità, con particolare attenzione per i groove old-skool. I suoi mixati sono trasmessi da CircoLoco Radio ed è tra i periodic resident della Villa delle Rose di Misano Adriatico, club romagnolo che questa estate arriva alla sua 31esima stagione consecutiva. Conosciamolo meglio con le sue risposte in 60 secondi.
Il primo disco che hai comprato?
“Mysterious Date” di UFOF Pres. Hyde Park Corner (2001).
Il tuo idolo quando eri agli inizi?
Mi sono ispirato ai dj italiani dell’epoca che per noi giovani erano i nostri idoli. Per citarne alcuni: Claudio Coccoluto, Ralf, Massimino Lippoli, Claudio Di Rocco, Joe T Vannelli, Marco Trani, Bruno Bolla, Flavio Vecchi e molti altri.
Se non fossi diventato un dj adesso saresti…
Sarei comunque un creativo, probabilmente lavorerei con le arti visive.
Che lavori hai fatto prima di diventare un dj ed un producer a tempo pieno?
Ho iniziato a 13 anni, il djing è sempre stato il mio unico lavoro.
La cosa più pazza che hai fatto con i primi soldi guadagnati con la musica?
Tutti i soldi che guadagnavo con le prime serate – erano sabati pomeriggio in realtà – li spendevo in dischi.
La tua serie tv preferita?
Tra le più recenti potrei citare Dahmer.
I tuoi hobby?
Il mio nome parla chiaro, mi piace allenarmi e tante altre cose molto diverse tra loro.
Il tuo rapporto con i social?
Sto imparando a passarci sempre meno tempo, possono essere molto deleteri e portarci via un sacco di tempo.
Il tuo pregio ed il tuo difetto?
Pregio: generoso; difetto: permaloso e perfezionista.
Che cosa suggerisci ai giovani che vogliono diventare dj e producer?
Non seguite le mode! Trovate il sound che più vi rappresenta e non copiate gli altri!
Scherzi a parte, lasciatevi ispirare ma cercate di creare un vostro timbro sonoro che vi rappresenti, non siate i cloni dei vostri idoli e lasciate perdere le librerie di loops e i software AI. Usateli per farvi venire idee e per crearvi un vostro stile.
L’errore che non rifaresti?
A livello lavorativo non ho grossi rimpianti se non quello di non aver protetto le mie orecchie fin da ragazzino.
La scelta migliore della tua vita?
Dedicarmi alla musica.
28.06.2025