Mentre il mondo della musica elettronica continua a interrogarsi su come conciliare l’underground con le logiche dei grandi eventi, arriva una risposta concreta da due attori che della scena globale hanno scritto la storia recente.
L’annuncio di 1001 Recordings, frutto dell’alleanza tra Tomorrowland Music e 1001Tracklists, non è il solito lancio discografico: è un esperimento sociale che mette insieme l’analisi di oltre 500mila djset con l’infrastruttura del festival più fotografato al mondo.
Il concept è chiaro già dai primi due rilasci: ‘Take Me There’ dei Sick Individuals, Matisse & Sadko e Third Party uscito l’11 luglio, seguito venerdì 18 dal B2U EP di Dillon Francis e MARTEN HØRGER, entrambi inseriti organicamente nella programmazione dell’edizione 2025 di Tomorrowland.
Quello che colpisce non è tanto la scelta di artisti già affermati – il progressive house dei primi e il basso elettrico dei secondi rappresentano due poli opposti ma complementari della scena mainstage – quanto il meccanismo di selezione.
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Jacob Merlin, CMO di 1001Tracklists, ha rivelato attraverso il suo ufficio stampa e senza giri di parole: “Abbiamo sempre monitorato cosa realmente suonano i dj in ogni angolo del pianeta, ora vogliamo trasformare questi dati in opportunità concrete”. Un approccio che ribalta il tradizionale modello A&R: non più talent scout che setacciano i club, ma algoritmi che identificano pattern ricorrenti nei flussi musicali globali. La vera scommessa sta nel bilanciamento tra analisi quantitativa e qualità artistica.
Mentre altre piattaforme basate sui dati hanno spesso prodotto musica sterile e omologata, 1001 Recordings punta a mantenere intatta l’energia del dancefloor, come dimostrano le due release inaugurali. ‘Take Me There’ è un inno progressive costruito su un arpeggio ipnotico che ricorda i classici degli anni 2010, mentre il B2U EP esplora territori più sperimentali tra g-house e bass music.
La scelta di far suonare gli artisti in configurazione back-to-back durante il festival non è casuale: trasforma ogni release in un evento live prima ancora del lancio digitale. C’è però un rischio sottile in questo modello. Se da un lato l’utilizzo di dati oggettivi può democratizzare l’accesso alle major labels, dall’altro potrebbe appiattire quelle sonorità di confine che spesso nascono lontano dai radar delle classifiche.
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La risposta arriverà dalle prossime mosse: fonti vicine al progetto rivelano che già a settembre è previsto il lancio di un producer pakistano scoperto attraverso l’analisi dei set in club di Karachi, segnale che l’etichetta intende mantenere una reale apertura geografica. Con questo lancio, Tomorrowland e 1001Tracklists non stanno semplicemente aggiungendo un’altra etichetta al mercato: stanno testando un nuovo ecosistema in cui il successo di un brano si misura prima nei club e nei festival, poi sulle piattaforme streaming. Un ribaltamento di paradigma che, se funzionerà, potrebbe riscrivere le regole dell’industria musicale elettronica nei prossimi anni. Volete inviare una demo? Cliccate qui.
07.08.2025