• LUNEDì 06 OTTOBRE 2025
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Joe Smooth, un album nuovo dopo 40 anni

Quasi un testamento di una rivoluzione sonora partita dalla house, per il celebre dj e produttore di Chicago

Foto: Armada Music

Dopo un silenzio che ha scavato un solco di tre decenni, una leggenda riemerge dalle ceneri della storia per riaffermare la potenza di un messaggio senza tempo. Joe Smooth, architetto di quel suono che da Chicago conquistò il globo, pubblica ‘We Shall Overcome’, un’opera che è molto più di un semplice album. È un monumento, un atto di fede nella capacità della musica house di sanare le lacerazioni di un’epoca fratturata. Un disco che non nasce per inseguire le mode effimere dellechart ma per riannodare i fili di una comunità che trova nel four-to-the-floor il suo battito cardiaco collettivo.

L’uscita, affidata al colosso Armada Music, non è una nostalgica operazione di revival, bensì un ponte gettato tra le sacre ceneri della Warehouse e le distese iperconnesse dei festival odierni. L’opera si dispiega come un doppio vinile che è insieme mappa e manifesto. Da una parte, nuove composizioni che respirano della stessa essenza spirituale di capolavori come ‘Promised Land’, con la voce profetica di Chuck Roberts che in ‘Overcome’ torna a scandire un credo universale, affiancato da Angie Brown e Mr. Root. Dall’altra, le radici, con il ineludibile inno ‘Promised Land’ riproposto in una trilogia che include un remix del techno-barone Solomun e una rilettura con Lee Foss, a sigillare una continuità generazionale.

 

 

È qui che Smooth compie la sua magia più sottile: senza rinnegare il presente, costringe ad ascoltare il futuro con le orecchie del passato. Il messaggio è chiaro: la house music è un linguaggio vivo, ma rischia l’afasia se dimentica la sua grammatica originaria, fatta di sudore, lotta e speranza condivisa. In un panorama elettronico sempre più omologato e commerciale, la sua voce si leva per ricordare che il vero rischio, per un dj o un produttore, non è il fallimento ma l’anonimato dell’anima. Le nuove generazioni, afferma il pioniere, cercano significato, non solo drops da stadio.

E ‘We Shall Overcome’ risponde con una tracklist che è un sermone laico, un invito a tornare a quella “feeling” che le macchine da sole non possono generare. Questo non è solo music business, è una missione di conservazione culturale. Joe Smooth, il teen prodigy che insegnò a Frankie Knuckles cosa suonare (non è una balla), oggi non fa altro che portare a compimento il suo destino: essere il custode di un fuoco sacro, perché nessuna tempesta commerciale possa spegnerlo.

La Tracklist:
Disc 1
Joe Smooth x Angie Brown x Mr. Root feat. Chuck Roberts – Overcome
Joe Smooth – Rain Down On Me
Joe Smooth feat. Maydien & Robert Owens – Crazy World
Joe Smooth x DJ K’Alexi feat. Kaleb Searcy & Lushomo – Black Sun Rising
Joe Smooth feat. George Clinton – Our Houze
Joe Smooth x Slugo feat Wildstyle – I’m Gonna Take you to the House
Joe Smooth x Porcelain – Still Loving You
Joe Smooth x Angie Brown x Mr. Root – Get Up Everybody
Joe Smooth feat Kaleb Searcy – We Got To Love
Joe Smooth feat. Black Pearl – I Don’t Want Your Love
Joe Smooth x Gursahhh x JR. Melon – My Dreams Come True
Joe Smooth feat. Alex Bass – Your Love (Georgie Porgie Remix)
Joe Smooth – Got That House

Disc 2
Joe Smooth – Promised Land (Solomun Remix)
Joe Smooth, Lee Foss – Promised Land
Joe Smooth – Promised Land

 

 

 

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Riccardo Sada
Riccardo Sada
Distratto o forse ammaliato dalla sua primogenita, attratto da tutto ciò che è trance e nu disco, electro e progressive house, lo trovate spesso in qualche studio di registrazione, a volte in qualche rave, raramente nei localoni o a qualche party sulle spiagge di Tel Aviv.
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