• SABATO 13 SETTEMBRE 2025
Clubbing

Le buone maniere di Mau P al Pacha di Ibiza

Il dj e producer olandese e la sua residenza al Pacha da agosto ad ottobre. Un traguardo che il diretto interessato considera tra i più importanti della sua giovane carriera

foto: ufficio stampa Mau P

Percorso netto è un termine che appartiene alla disciplina sportiva dell’equitazione e che si utilizza quando il cavallo ed il suo cavaliere percorrono un tracciato senza errori. Percorso netto è quello del dj e producer olandese Mau P sta effettuando da almeno un paio d’anni e che lo sta vedendo crescere in maniera costante tra serate, festival e produzioni musicali: questa estate in particolare è resident al Pacha di Ibiza ogni mercoledì sino al prossimo 8 ottobre con il suo party Baddest Behaviour, con una line-up che propone tra gli altri Hot Since 82, LP Giobbi, Mind Against, HAAi, Nic Fanciulli, Seth Troxler e WhoMadeWho, tutti all’insegna di house molto eclettica e decisamente elegante. Per saperne di più, siamo appena stati al Pacha un mercoledì d’agosto per intervistare Mau P ed assistere alla sua serata. Ecco come è andata.

All’ingresso del Pacha svettano come sempre il ledwall e le grafiche che presentano le serate di turno, così come le due ciliegie – simbolo che identifica da sempre il locale ibizenco, autentico marchio di fabbrica di un club più di chiunque altro – spiccano un po’ ovunque. Come in ogni club ibizenco, anche il Pacha ha i suoi ritmi ed i suoi orari. La scaletta del mercoledì al quale abbiamo presenziato prevede sino alle 3 di notte Hot Since 82, a seguire Mau P e in chiusura LP Giobbi. House music allnightlong, la scelta migliore quando si punta ad un target adulto come in questi mercoledì estivi del Pacha. Di questo ed altro abbiamo parlato – sempre al Pacha – con Mau P.

 

Che cosa significa per un classe 1996 arrivare ad avere una propria serata al Pacha di Ibiza?
È un vero onore, amo questo club tantissimo, lo considero uno dei più traguardi più importanti raggiunti sino ad ora: essere al Pacha come resident, scegliere la line-up invitando dj che sono soprattutto amici è davvero una grande soddisfazione.

È diverso suonare al Pacha rispetto ad altri club?
Senz’altro, me ne sono accorto all’opening lo scorso aprile quando ho suonato con Solomun. È stata una bellissima serata, ho avuto tanti feedback positivi e adesso sono qua.

I tuoi set ibizenchi in che cosa si differenziano – se si differenziano – rispetto a quelli in altre serate e nei festival?
Penso che il pubblico che viene al Pacha di mercoledì sia abbastanza variegato, non particolarmente specifico e cambia di settimana in settimana: gente varia alla quale va proposta musica varia. Io punto sempre a suonare musica nuova, le mie tracce, ma ogni sera è sempre diversa da tutte le altre. Mi piace suonare al Pacha, un club per me ideale in quanto né troppo grande né troppo piccolo, senza mai dimenticarsi che l’impianto audio qua è semplicemente fantastico ed è di grande aiuto per un dj.

 

Consideri la tua one-night a Ibiza uno dei più importanti traguardi raggiunti sino ad adesso. Quali sono stati gli altri?
Sicuramente la traccia ‘Drugs From Amsterdam’ è stata fondamentale per farmi notare in tutto il mondo: dopo ogni momento è stato importante perché non ero ancora conosciuto e quindi dovevo confermare di volta in volta il mio valore. Per quanto riguarda i momenti che ricordo con maggior piacere quest’anno, senz’altro il festival Awakenings, dove andavo sempre da appassionato prima di iniziare ad essere in line-up. Di sicuro nel mio percorso mi ha aiutato tanto essere nato e cresciuto in Olanda, una terra dove la musica elettronica è da sempre protagonista e dove i dj danno vita ad una vera e propria community, si sostengono a vicenda. Dopo i miei primi passi in avanti Tiësto e Armin van Buuren sono stati tra i primi a complimentarsi con me con i loro messaggi.

Novità sul fronte produzioni delle produzioni discografiche?
È appena uscito il mio nuovo singolo ‘Tesla’: ho tante tracce da rilasciare e nei prossimi mesi cercherò di stare in studio il più possibile per essere pronto con il mio primo album nel 2026. Non mi spiacerebbe anche dare vita ad una collezione di moda, non il merchandising in quanto tale, un logo e via, ma qualcosa di più articolato.

 

 

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Dan Mc Sword
Dal 1996 segue, racconta e divulga eventi dance e djset in ogni angolo del globo terracqueo: da Hong Kong a San Paolo, da Miami ad Ibiza, per lui non esistono consolle che abbiano segreti. Sempre teso a capire quale sia la magia che rende i deejays ed il clubbing la nuova frontiera del divertimento musicale, si dichiara in missione costante in nome e per conto della dance; dà forfeit soltanto se si materializzano altri notti magiche, quelle della Juventus.
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