• LUNEDì 22 DICEMBRE 2025
Interviste

60 seconds with Jaguar

La dj e producer britannica, il suo programma su BBC Radio 1, l’attenzione costante per i nuovi talenti. E il suo invito alla gentilezza, sempre attuale e necessario

foto di moja.wtf

Con il suo programma Introducing Dance – trasmesso da BBC Radio 1 – Jaguar da tempo dà spazio ai talenti emergenti della musica elettronica come pochi altri al mondo. Origini ghanesi e inglesi, a fianco di Pete Tong nelle edizioni ibizenche ed emiratine di IMS, Jaguar fa altrettanto con la sua label Utopia, con la quale nelle scorse settimane è uscita con il suo primo EP “Flowers”.  È il momento di conoscerla meglio con le sue risposte in 60 secondi e per la nostra rubrica di prendersi una pausa per le festività. 60 Seconds tornerà puntuale l’anno prossimo.

 

 

Il primo disco che hai comprato?
‘Elephunk’ dei Black Eyed Peas (2003). Lo ascoltavo a tutto volume con il mio walkman!

I tuoi idoli quando eri agli inizi?
Annie Mac, The Blessed Madonna, Honey Dijon.

Se non fossi diventata una dj adesso saresti…
Una scrittrice.

Che lavori hai fatto prima di diventare una dj ed una producer a tempo pieno?
Ho iniziato facendo uno stage alla BBC Radio 1 e 1Xtra quando avevo 19 anni, poi ci ho lavorato per anni dietro le quinte nella produzione radiofonica. Ho lavorato anche come giornalista freelance per diversi anni. Il mio lavoro peggiore è stato vendere telefoni da O2 a Leeds.

La cosa più pazza che hai fatto con i primi soldi guadagnati con la musica?
Credo di aver risparmiato e comprato una RX2 ricondizionata per poter registrare i miei mix ed esercitarmi a casa. Una cosa ed una scelta più pratica che folle!

La tua serie tv preferita?
The OA.

I tuoi hobby?
Leggere, scrivere, giocare ai videogame, andare in palestra, fare yoga, cucinare gli arrosti della domenica e uscire per ottime cene bevendo buon vino con i miei amici!!

Il tuo rapporto con i social?
Cerco di distaccarmi dai social e di non affezionarmi troppo a un singolo contenuto. Ormai tutto è così usa e getta, si deve postare continuamente… Va accettato che un video sul quale si è lavorato tantissimo possa non fare visualizzazioni, mentre una clip di bassa qualità caricata per scherzo diventi virale. Passo a fasi nelle quali pubblico tanto e con costanza, ad altre nelle quali mi prendo pause. Cerco di non guardare troppo che cosa fanno gli altri, perché può portarmi in uno stato mentale negativo. E ODIO il doom scrolling.

Che cosa ti piace e non ti piace del tuo lavoro?
Amo entrare in contatto con le persone, che sia il pubblico sotto al palco, gli ascoltatori di Radio 1 o il lavoro con gli artisti della mia etichetta, UTOPIA. Amo curare la musica nei dettagli, suonare dal vivo e raggiungere le persone. Amo viaggiare. Odio confrontarmi con gli altri sui social.

Il tuo pregio ed il tuo difetto?
Sono molto brava nel lavorare sodo, concentrarmi e valorizzare gli altri. Amo aiutare le persone ed è per questo adoro il mio programma radio, che supporta artisti emergenti, così come amo gestire la mia etichetta per dare agli altri una piattaforma. La mia debolezza? Tengo TANTISSIMO a quello che faccio, quindi a volte mi faccio coinvolgere troppo in un progetto o nel lavoro. Può essere difficile staccare e prendere le distanze, ma sto imparando che davvero è fondamentale farlo.

Che cosa suggerisci ai giovani che vogliono diventare dj e producer?
Prendetevi il vostro tempo! Seguite l’istinto, dedicate tempo a ciò che amate, che sia fare mix, presentare programmi radio, gestire un’etichetta o produrre musica. Non cercate di fare TUTTO insieme, sbagliate, fate i vostri errori, ricordatevi che Roma non è stata costruita in un giorno. Trovate la vostra tribù. E siate gentili con gli altri e con voi stessi.

L’errore che non rifaresti?
Lasciare che le opinioni altrui influenzino le mie decisioni lavorative. Prima devo capire come la penso e come mi sento io.

La scelta migliore della tua vita?
Andare all’università a Leeds e iniziare a collaborare con la radio universitaria quando avevo 18 anni. Non sarei mai finita alla BBC né avrei fatto le amicizie che ho oggi. Sono davvero grata per questa mia vita e per le esperienze che ho vissuto finora.

 

 

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Dan Mc Sword
Dal 1996 segue, racconta e divulga eventi dance e djset in ogni angolo del globo terracqueo: da Hong Kong a San Paolo, da Miami ad Ibiza, per lui non esistono consolle che abbiano segreti. Sempre teso a capire quale sia la magia che rende i deejays ed il clubbing la nuova frontiera del divertimento musicale, si dichiara in missione costante in nome e per conto della dance; dà forfeit soltanto se si materializzano altri notti magiche, quelle della Juventus.
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