Tra i panel più attesi durante il terzo giorno dell’Amsterdam Dance Event, quello che ha visto protagonista il francese Laurent Garnier, apparso decisamente in buona forma soprattutto sul fronte dialettico. Di seguito qualche sua perla di saggezza.
Come ricavare introiti dalla musica?
Le nuove generazioni devono capire che comprare dischi aiuta i propri artisti preferiti, che così possono contare su budget da investire. Se si torna al prodotto fisico, meglio ancora se in vinile, anche i giovani saranno più motivati all’acquisto. La musica digitale non invoglia i consumatori.
Quanto vale un dj resident?
Tantissimo. Un vero resident deve saper suonare anche per sei, sette ore, può permettersi di sperimentare, sa creare la giusta atmosfera; è il padrone di casa!
Differenze tra te e David Guetta?
Guetta nasce con l’hip hop, ed è arrivato alla musica commerciale passando attraverso la house. Siamo molto amici, e sono davvero contento per lui, perché suona la musica che è nel suo dna. Le differenze? Io amo sperimentare il più possibile, con tutti i rischi che questo comporta.
Quanto è importante la tecnologia per la musica?
Forse troppo. Viviamo in un’era iper-tecnologica, abbiamo a disposizione mezzi e strumenti impensabili sino a pochi anni fa, eppure la musica non si evolve nel senso stretto del termine da almeno 15 anni: penso alla techno, ma anche a dubstep e drum and bass. Sono molto preoccupato per questa situazione, ho paura di non poter trasmettere niente di davvero innovativo ai miei figli.
17.10.2014