Con alle spalle la 27a edizione, fatta di oltre mille eventi e iniziative svoltisi in oltre 200 location, che hanno visto all’opera oltre 2.500 tra artisti e relatori, per una affluenza da primato di 450.000 visitatori da tutto il mondo, l’Amsterdam Dance Event non solo annuncia le date per l’edizione del 2023 (dal 18 al 22 ottobre) ma fa un primo bilancio e nonostante la lenta ripresa del comparto, gli organizzatori si ritengono soddisfatti.
Nel contempo, in un calendario che ha tolto il respiro a causa degli eventi sparsi a macchia di leopardo sul territorio, in particolare in ADE Lab nella sede del De Braak, si annotano sul taccuino gli appuntamenti che tra gli addetti ai lavori hanno lasciato il segno. Si parte con il panel sul futuro e l’indipendenza di Dick de Groot (fondatore, Be Yourself Music), Lisa Hresko (A2IM), Luciano Winter (Rotterdam Airlines), Mattijs van Welzenis (Cloud 9 Music). I quattro, moderati da Kees van Weijen di STOMP, hanno messo in evidenza la quota di mercato della musica elettronica (vicina al 40%) rispetto
ad altri generi. Questo poker d’assi vuole partire da questo dato, per l’ottimizzazione del comparto del domani. La crescita è evidente in tutto il mondo. Restano tuttavia delle domande: perché la musica indipendente sta notevolmente bene
ultimamente? L’autonomia è diventato flusso e contenuti generali anche per le grandi compagnie. Ne emerge che il music business, nonostante la pandemia, si sta riprendendo il terreno perso negli anni.

Foto: Kapaphotography
Invece, tra i nuovi modi per monetizzare la musica svettano i pensieri di Jack Bridges (SoundCloud), Abe Batshon (BeatStars) e Aly Gillani (Bandcamp), che, insieme, ammettono che pagare le bollette del gas con la sola vendita della musica è davvero arduo e quindi bisogna partire dalla musica stessa per create delle attività correlate che possano spaziare dentro e fuori dal settore in modo dinamico. Le piattaforme possono e devono fare la differenza.
Lezione indiretta di geografia quando si parla di Medio Oriente, Nord Africa e nuove frontiere sulla cultura musicale globale. Baloo (MDLBEAST), Amira Guetif (SXM Festival) e Karim Miknas (Likwid Productions) hanno discusso di un nuovo ed emergente ecosistema musicale che sta dietro all’ennesimo acronimo aglofono: MENA (Medio Oriente e Nord Africa). La vasta gamma di opportunità creative e uniche sono la prossima frontiera della musica underground che, permeando la regione, potrà diventare mainstream. E poi c’è il Brasile della musica pop dance. Steven Hiemstra (Label Manager di STMPD RCRDS) ha fatto luce su un’industria deflagrata negli ultimi due anni. I brasliani NUZB e Pontifex hanno analizzato un mercato forte anche
nell’esportazione e smaccatamente globalizzante.
Come riportare in vita i videogiochi con la musica? Lo ha spiegato Joris de Man, compositore che si cela dietro la colonna sonora del blockbuster di PlayStation ‘Horizon Zero Dawn’. Il mercato legato alla composizione per videogiochi ha sempre meno lati oscuri e sonorizzazioni e game si spalleggiano serenamente e costruttivamente. Attenzione poi: la musica elettronica che attraverserà il metaverso, il gaming e il web3 creerà nuove opportunità ai produttori. Michel Peek (Armada Music) ha parlato di “convergenza tra metaverso, gaming e blockchain in piena esplosione”. Molti attori del settore, ormai definiti ‘creatori’, stanno scegliendo le vie della blockchain più adatte per consentire e rendere accessibile e chiara la regolamentazione, l’interoperabilità e la liquidità degli asset riconosciuti con i token su larga scala. La parola magica ancora una volta è NFT.

Foto: Mark Richter
Patrick Moxey (Helix Records, Guestlist Records e fondatore di Ultra Records) ha spiegato invece come promuovere la musica dance oggi. Moxey ha annunciato il lancio di un nuovo gruppo di etichette in alleanza con Warner Recorded Music e dice di voler puntare su hip-hop e urban senza però tralasciare contenuti EDM.
Infine, come poter salvare il mondo della notte? Hanno cercato di fare chiarezza in un lungo panel Kea Kleihauer (Mast-Jägermeister SE), Dimitri Hegemann (Tresor Berlino), Melisa Cenik e Nedda Sou. Se le migliori idee nascono di notte, sulla notte in brand dovranno investire. Partendo dalla gentrificazione, passando dall’hashtag #savethenight creato da Jägermeister, è il berlinese Tresor che sta cercando maggiore dialogo con investitori, soprattutto a livello culturale. Lo status quo della vita notturna è sotto osservazione e la categoria legata al clubbing in Germania sta lavorando su questo tipo di concetto: mettere in pratica al meglio le idee e trovare un collegamento diretto con interlocutori finanziari di alto profilo.
04.11.2022