Foto: Stef van Oosterhout, Tim Buiting, Tony Villen
Oltre 450mila presenze, 2500 artisti che si sono esibiti in più di 1.000 eventi in 200 location diverse. L’edizione 2022 dell’Amsterdam Dance Event ha battuto ogni record nella sua versione by night: dal pomeriggio di mercoledì 19 all’alba di lunedì 24 ottobre non c’è stato un attimo di tregua tra un festival ed un party, tra un live ed un djset. Anche senza possedere il dono dell’ubiquità – o quantomeno non ancora – la redazione di DJ Mag Italia si è impegnata al massimo per poter raccontare ai suoi lettori quanto più possibile. Ecco il nostro reportage, giorno per giorno, anzi notte per notte.
Mercoledì 19
Una delle location più ambite e più ricercate di questo Amsterdam Dance Event è stato senza dubbio il rooftop dell’hotel W, dove quasi sempre si accedeva ad invito e dove le code spesso superavano la mezz’ora di attesa. Al W si sono succeduti durante l’ADE i party Lady Of The House, il lancio della compilation Plastic Free Party e Armada Mixer. Momenti di incontro e di ritrovo tra addetti ai lavori e appassionati che erano riusciti a mettersi in lista. Il tutto mentre, sempre mercoledì, di fronte al W Charlotte de Witte presentava la sua nuova linea di abbigliamento intitolata come la sua label KNTXT nello store di Filling Pieces, con tanto di dj set.

Giovedì 20
Sold out con robusto anticipo, il party di Keinemusik all’Het Sieraad con &ME, Adam Port, Rampa e Reznik ha confermato il loro assoluto stato di grazia che li accompagna da tempo, che li ha resi assolutamente dominanti, innovati ed originali nel panorama elettronico mondiale. Se la techno negli ultimi anni ha forse mostrato più capacità di rinnovarsi, con i Keinemusik anche la house torna a dirigersi verso nuove frontiere: che poi la si voglia inquadrare in afro in organic è questione secondaria. Sempre giovedì doppia tappa più che gradita all’NDSM Warehouse, con il festival DGTL: nel tardopomeriggio l’elettronica sperimentale il giusto della Worakls Orchestra, in nottata una consolle in grado di mettere tutti d’accordo con WhoMadeWho, Kölsch e ARTBAT in sequenza. Difficile dire chi sia stato più bravo o comunque in grado di catturare più degli altri l’energia del pubblico. Proprio vero che in appuntamenti come l’ADE tutti sanno dare il meglio di sé stessi, come lo stesso Ben Böhmer il giorno dopo sullo stesso palco del DGTL.

Venerdì 21
Pienone delle grandi occasioni all’AFAS Live per Masquerade by Claptone, con i Meduza protagonisti nella parte centrale della serata, con un set che ha alternato le loro hit a sconfinamenti in diversi generi musicali, come è d’uso per molti dj autori di hit mondiali quando ci si trova di fronte ad un mainstage o ad una big room; a seguire il padrone di casa Claptone, sempre abile a piazzare al momento giusto il brano evergreen più o meno rivisitato, nel caso specifico ‘Billie Jean’ di Michael Jackson, con il quale Claptone ha aperto il suo set. Energia assoluta e ai massimi livelli in piena notte nell’ex gasometro Gashouder per uno degli appuntamenti clou del festival Awakenings durante l’ADE di quest’anno, con Richie Hawtin e From Our Minds. Si è andati avanti sino alle 8 di mattina con Hawtin in autentico stato di grazia, un treno ad alta velocità in piena corsa che non si è concesso e non ha concesso alcun attimo di tregua. Uno dei migliori set sentiti in questo 2022, la conferma che professori della techno si nasce, si diventa e si rimane.

Sabato 22
Orario diurno o meglio non notturno (dalle 13 alle 23) per elrow, nel parco di Riekerhaven, che durante l’ADE ha proposto un suo grande classico, Nomads, con scenografie e animazione che sanno sempre creare la giusta atmosfera, con la mascotte Rowgelia sempre pronto a dettare danze e ritmi. Alla musica hanno provveduto Ilario Alicante, Marco Faraone e Andrea Oliva, quest’ultimo in particolare ha dimostrato una volta di più perche da diverse estati sia uno dei re di Ibiza con il suo party Ants e non soltanto. Sabato 22 è stata la serata nella quale si sono concentrati più appuntamenti, tra i tanti menzione d’obbligo per la decima edizione dell’Amsterdam Music Festival alla Johan Cruijff Arena, che ha schierato di fatto una nazionale olandese con Armin van Buuren, Martin Garrix, Tiësto, Afrojack e Nicky Romero di fronte a ben 40mila presenti. Da ricordare che lo stadio dell’Ajax sorge a pochi di distanza dall’AFAS Live e dallo Ziggo Dome: tre super-arene in grado di ospitare live e djset in contesti e con un numero di presenza semplicemente entusiasmante. Tutt’altro ambito per The Gardens Of Babylon, che sabato 22 e domenica 23 ha monopolizzato il club WesterUnie con il suo showcase The Seekers of Light: non soltanto musica ma anche momenti dedicati alla meditazione e ad arti varie.

Domenica 23
Nell’ultimo giorno dell’Amsterdam Dance Event fari puntati su una delle migliori location di tutta l’ADE: il Loft, posto al 16esimo piano della A’DAM Toren, che ha proposto grazie all’organizzazione di Audio Obscura dalle 7 di mattina ha ospitato il set di Peggy Gou, nel pomeriggio quelli di Solomun e Adriatique in versione b2b: due party davvero a numero chiuso, proprio il caso di definirli dall’alba al tramonto. Musica di livello, location atipiche e la possibilità di godersi il sorgere o il calar del sole in una modalità davvero unica. Il modo migliore per congedarsi dall’ADE e darsi appuntamento alla prossima edizione, in calendario da mercoledì 18 a domenica 23 ottobre 2023.
02.11.2022