foto di Ben Houdijk, di TimBuiting e Rudgrom
Oltre 2.500 artisti, 400 location coinvolte, un flusso di 400mila persone provenienti da 100 nazioni diverse. Nemmeno il tempo di congedarsi dalla lunga estate ibizenca e subito la community della musica elettronica si è ritrovata da mercoledì 16 a domenica 20 ottobre per cinque giorni e cinque notti grazie all’Amsterdam Dance Event, con la città olandese letteralmente invasa da eventi in ogni dove: arene, club, capannoni, musei, negozi di abbigliamento, supermercati, librerie, hotel: tantissime location si sono offerte a dj set di ogni ordine e grado, con le bandiere con il logo dell’ADE capaci di brandizzare Amsterdam praticamente ovunque. E quando anche la pioggia decide di girare al largo, che altro pretendere? Non resta che iniziare già a pensare alla prossima edizione dell’ADE, in programma dal 21 al 25 ottobre 2020. In attesa, ecco alcuni momenti topici di questa edizione.

L’ultimo CLOSE di Hawtin
Mercoledì 16 ottobre 2019 Richie Hawtin ha scelto l’ADE per il suo ultimo live CLOSE in Europa: un progetto nato al Coachella nel 2017 e che avrà la conclusione definitiva il prossimo 23 novembre a Los Angeles, quando condividerà il palco insieme a Joseph Capriati. Ad Amsterdam CLOSE è andato in scena a Scheepsbouwloods, complesso industriale convertito a location per eventi e workshop, perfetto per un contesto di questo tipo. Dopo il live dei Modeselektor, Hatwin è salito in cattedra, con una intro visionaria e un live che è partito in maniera quasi soft, per poi esplodere non fermarsi più; ottimi come sempre i visual, coordinati con la musica senza mai sovrapporsi. Nel complesso, Scheepsbouwloods ha regalato con tutta probabilità i migliori momenti live dell’ADE, basti anche pensare alla sublime accoppiata composta da Orbital e Floating Points, on stage venerdì 18 ottobre.

Tomorrowland, 15 anni celebrati al top
Giovedì 17 e venerdì 18 ottobre Tomorrowland ha celebrato allo Ziggo Dome le sue prime 15 edizioni con un show unico come soltanto l’organizzazione belga sa concepire: 28mila presenze ogni sera, on stage Afrojack, Armin Van Buuren, Dimitri Vegas & Like Mike, Goose, Netsky, Push, Steve Aoki, The Bloody Beetroots e Tiësto, che si sono alternati in velocissimi set nei quali proponevano le loro hit divenute con il tempo anche inni del Tomorrowland, sempre accompagnati dalla Metropole Orkest, composta nella circostanza da ben 53 musicisti e 20 voci. Il tutto organizzato e sincronizzato alla perfezione, con un palco di quasi 40 metri e tre ascensori costruiti in modo da poter far salire e scendere le tre console dove si alternavano i dj. Come sempre Tomorrowland ha saputo far rivivere le sue magie anche in un contesto indoor, molto diverso da quello estivo dove si svolge da 15 anni a fine luglio.

Amsterdam Music Festival da record
Sabato 19 ottobre oltre 40mila persone hanno partecipato all’edizione 2019 dell’Amsterdam Music Festival, di sicuro l’appuntamento ADE con maggior affluenza di pubblico, complice il countdown e la proclamazione dei vincitori della nostra Top 100, della quale riferiamo tutti i particolari in un apposito articolo. Alla Johan Cruijff Arena lo show è iniziato in prima serata ed è proseguito sino all’alba, con Guetta e Tiësto in grande spolvero, capaci di alternare i loro hit e il loro remix a brani inediti e autentici inni dei rispettivi generi. In finale di set Guetta ha poi ceduto il passo al suo alter ego Jack Back, con il quale convive sempre meglio con il tempo che passa: un’idea concepita e presentata lo scorso marzo durante la Miami Music Week e che in questi mesi è stato sempre più messa a fuoco. In assoluto, all’AMF si è vissuto il tipico clima dei festival stranieri: target diversi, coinvolgimento di più generazioni, fan con le t-shirt del proprio dj preferito e parecchie bandiere nazionali. Un’atmosfera da grande festa, tutti uniti da un’unica passione: la musica. Avercene.

The best of the rest
Altri momenti da ricordare? Awakenings, capace di fare il pieno tutte le sere sino all’alba, con Adam Beyer, Carl Cox, Charlotte de Witte, Ricardo Villalobos e tantissimi altri ancora, RAW Rave con Boys Noize, De Staat e TITIA all’interno del passaggio ciclabile del Rijksmuseum, la maratona di dodici ore di Reinier Zonneveld al De Marktkantine, i set negli store di Kölsch per il lancio della sua linea di scarpe per Pantofola d’Oro, di Loco Dice per la sua rinnovata collaborazione per Daily Paper e di Yellow Claw per la presentazione della sua graphic novel, il nuovissimo club Ponton che ha inaugurato con John Digweed. Mai come durante questa edizione dell’ADE sarebbe stato utile clonarsi, per partecipare a più eventi possibili. Mai lamentarsi, sia chiaro, quando si ha come in questi casi l’imbarazzo della scelta.
24.10.2019