• MERCOLEDì 07 GIUGNO 2023
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Autunno d’oro, arriva anche il nuovo album di Agoria

'.dev', seconda e decisiva release di Sebastien Devaud per la sua Sapiens, prende vita attraverso la traccia traino 'What if Midday Was At Midnite' sfruttando anche la scia creata dall’NFT

Agoria ha annunciato il suo quinto album da studio: si intitolerà ‘.dev’ e sarà pubblicato il prossimo 12 novembre tramite la sua etichetta, la Sapiens. L’intero lavoro vede all’opera il genio del poliedrico Sebastien Devaud, noto per le sue incursioni nelle arti visive e nella tecnologia, così come nella produzione di musica elettronica, nel clubbing e nel djing.

Il francese consegna a fan e amanti del genere l’ennesimo grande progetto che arriverà anche in formato vinile e in tutte le possibili declinazioni digitali. L’intera produzione infatti potrà contare anche su una versione creata e gestita attraverso un’intelligenza artificiale, realizzata ad hoc dai collaboratori del collettivo Bronze, ARCA e Jai Paul.

 

Questa è la seconda e decisiva release per Sapiens, dopo ‘Drift’ del 2019, e prende vita attraverso la traccia traino ‘What if Midday Was At Midnite’ interpretata da Blasé. Epico, grintoso e sobrio, il pezzo con il cantante francese sembra il seguito naturale di ‘You’re Not Alone’ e si presenta al nastro di partenza attraverso un NFT rigenerativo ispirato ai sistemi L (L-systems) sviluppati dal biologo degli anni Sessanta Aristid Lindenmayer e creato in collaborazione con il programmatore Johan Lescure.

 

‘.dev’ è un tassello fondamentale del mosaico di Agoria. Oltre a Blasé e a STS, che tornano dopo aver partecipato a ‘Drift’, Devaud ha lavorato anche con Ela Minus di Domino, l’innovatore del flamenco Niño De Elche, il paladino dell’hip-hop americano Jerome ‘Rome’ Fortune e professionisti come Sacha Rudy e Nicolas Becker, premio Oscar di ‘The Sound of Metal’.

Dal punto di vista sonoro, l’album si presenta come un vero caleidoscopio di suoni che passano dall’elettronica cinematica all’evoluzione che transita dalla electro alla house, dalla techno al breakbeat, partendo sempre e comunque da un’identità visiva e concettuale.

 

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Riccardo Sada
Distratto o forse ammaliato dalla sua primogenita, attratto da tutto ciò che è trance e nu disco, electro e progressive house, lo trovate spesso in qualche studio di registrazione, a volte in qualche rave, raramente nei localoni o a qualche party sulle spiagge di Tel Aviv.

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