And Justice for all! Era il 2007 e veniva così annunciata la prima data italiana dei Justice, a Milano. Bei ricordi. Il duo francese sconvolse il mondo della dance nel decennio scorso, deflagrando come una bomba sulla stagnante scena elettronica. Il loro mix di electro, rock, house, indie, fu qualcosa di totalmente nuovo e inaspettato, trasversale nel taglio sonoro quanto nell’attitudine e nell’estetica, un clash che generò un immaginario nuovo, legato da un lato (a doppio filo) con il French Touch dei Daft Punk, e dall’altro a tutto quel mondo electro-house che in quel tempo stava facendo la rivoluzione sul dancefloor: la Ed Banger, Busy P, le grafiche di So Me, in quel momento Parigi sembrava il centro del mondo. Da “Waters of Nazareth” a “We are your friends”, fino al clamoroso album di debutto “†”, il successo dei Justice fu dirompenete.
Poi, forse perchè troppo rappresentativi di un certo suono e di una certa epoca, il duo non è più riuscito a tenere il passo, e il successivo e ambizioso “Audio, Video, Disco” ebbe un’accoglienza tiepida. Ed eccoci al presente: Busy P, manager del duo e big boss di Ed Banger Records, ha confermato in diverse occasioni che i ragazzi sono chiusi in studio dalla scorsa estate, e gli stessi Gaspard Auge and Xavier de Rosnay hanno riportato di essere al lavoro sul nuovo album, con ogni probabilità ultimato e fuori l’anno prossimo. Cosa aspettarsi dai Justice nel 2016? Un ritorno alle origini? Un’ulteriore evoluzione di ciò che abbiamo sentito in “Audio, Video, Disco”? Chissà. Intanto, un’anticipazione potrebbero suonarla a Capodanno, quando si esibiranno live a Brooklyn insieme a Bob Moses e a With You., il nuovo progetto di Switch. Lo champagne è già in fresco.

11.11.2015