Dopo troppi mesi di silenzio da parte delle istituzioni, gli operatori dell’industria musicale dei live hanno preso in pugno la situazione ed esausti hanno solennemente scritto al Presidente del Consiglio Mario Draghi e ai ministri della Cultura Dario Franceschini, della Sanità Roberto Speranza, dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e del Lavoro Andrea Orlando.
Insieme, attraverso l’iniziativa ‘Salviamo la Musica’ di Assomusica, hanno lanciato un appello “per sollecitare una presa di posizione chiara e risolutiva per la sopravvivenza e il rilancio del settore della musica live nel Paese”. Roberto De Luca di Live Nation Italia parla di “Piano B”. Maurizio Salvadori di Trident Music sottolinea la necessita di avere molto tempo “per organizzare un tour da 8 a 10/12 mesi” e quindi parlerebbe di eventi almeno “della prossima primavera”.

Clemente Zard Managing Director di Vivo Concerti si sofferma sull’estero, dove si sono tenuti molti show quest’estate “con oltre 25.000 presenze e non ci sono state alcune ripercussioni”. Gli operatori, radunatisi presso lo Stadio di San Siro, a Milano, davanti una folta rappresentanza della stampa, dicono di “ritenere doverosa e giusta la posizione rigorosa finora assunta dall’Italia”.
Tuttavia, oggi, per quanto riguarda i concerti e gli spettacoli dal vivo, “altri Paesi, come Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Inghilterra, Israele, Lettonia, Lituania, Olanda, Stati Uniti, Svizzera, Ungheria hanno già completamente aperto, e altri, come Irlanda, Portogallo e Svezia, hanno già fissato la data di riapertura, tornando alla situazione di normalità pre-Covid”.

Da marzo 2020 il settore, in particolare quello dei grandi eventi, in Italia è completamente fermo. “Dal nostro comparto dipendono centinaia di migliaia di lavoratori, che hanno perso il loro lavoro con grave incertezza personale e delle loro famiglie”, dicono i rappresentanti di Assomusica. “Così, proponiamo un protocollo condiviso sulle norme sicurezza: ingressi agli spettacoli dal vivo solo con Green Pass e mascherine obbligatorie e controllo temperature per gli show al chiuso”, hanno poi aggiunto i presenti durante la conferenza stampa.
Così, per tornare ad una situazione di normalità, come quella pre pandemia, gli addetti ai lavori che rappresentano il comparto della musica dal vivo chiedono “il 100% delle capienze con abolizione del distanziamento e che sia fissata una data certa per la ripartenza attraverso un piano condiviso da formalizzarsi entro il 31 ottobre”.
Queste sono le condizioni essenziali affinché anche la stagione 2022 non venga irrimediabilmente compromessa. L’appello promosso da Assomusica e da trentina di promoter tra cui Live Nation a DNA Concerti è sostenuto da circa 300 artisti tra cui Vasco Rossi, Cesare Cremonini, Carmen Consoli, Cosmo, Tiziano Ferro, Fedez, Jovanotti e Salmo, oltre ai presenti alla conferenza stampa Alessandra Amoruso a Red Canzian, e campeggia con un messaggio pubblicitario a due pagine su alcuni quotidiani nazionali.
27.09.2021