Il mondo della musica si prepara a vivere l’ennesimo importante step in anni particolarmente movimentati per il mercato discografico. La “guerra”, che prima si combatteva sugli scaffali di negozi dedicati e catene di grande distribuzione, oggi si è spostata sulla rete tra portali di acquisto e streaming. Le enormi librerie digitali di questi store e piattaforme devono continuamente ampliare il proprio catalogo con esclusive o bundle inediti in una competizione scandita a colpi di click. Così, Apple compie una mossa inaspettata e conferma l’acquisizione di Shazam e del suo assetto societario. La più nota app al mondo per il riconoscimento dei brani musicali vanta centinaia di milioni di utenti e sin dal suo lancio è stata una delle punte di diamante per chi usa iOS (il sistema operativo Apple), grazie soprattutto alla precisione del suo algoritmo.
L’acquisizione giunge in un momento cruciale in cui Apple si trova ad affrontare l’ingresso di un nuovo competitor sul mercato. YouTube infatti ha annunciato il lancio della propria piattaforma di streaming pronta a fare concorrenza proprio al celebre Apple Store e a Spotify. Strategia anche da un punto di vista economico visto che l’applicazione Shazam nel 2015 era quotata un miliardo di dollari ed è stata invece acquistata a “soli” 400 milioni di dollari. Lo scenario che si dipinge all’orizzonte offre quindi alcune certezze tra cui la probabile scomparsa del redirect di Shazam ai video di Youtube, favorendo una migliore indicizzazione proprio verso l’Apple Store. Dall’altro lato della barricata YouTube si prepara ad un lancio in grande stile che però dovrà essere gestito meglio rispetto a precedenti operazioni quali YouTube Red, canale video premium della piattaforma, che ancora fatica a trovare posizionamento di mercato in un mondo dominato da Netflix e minacciato dall’imminente ingresso di Amazon Prime Video.
Allo stesso tempo Spotify si prepara per la quotazione in borsa dichiarando un valore di mercato di 8,5 miliardi di dollari e più di 60 milioni di abbonati, quasi il triplo rispetto agli attuali abbonati dell’Apple Store. La società svedese inoltre ha da poco chiuso partnership importanti con Google Home e con la major Universal Music. Insomma ognuno dei colossi coinvolti sembra aver svelato le carte in vista di un 2018 che si preannuncia infuocato. Come sempre la speranza è che questa concorrenza possa alla fine avvantaggiare tutti noi, quelli che la musica la amano e la ascoltano.
13.12.2017