Non piegarsi ai compromessi. I Third Party, come ci hanno raccontato poco tempo fa in un’intervista, confermano la ferma idea di proseguire per la loro strada, con i tutti i bonus e i malus connessi.
Dopo mesi di attesa i fan possono abbracciare ‘Hope’, il loro primo album che racchiude tutto ciò che il duo inglese rappresenta. Le mode cambiano, le tendenze sbiadiscono, ma ci sono alcuni artisti che ci ricordano sempre come la musica non abbia età. La data di scadenza non esiste se si ama ciò che si fa.
E come ci avevano anticipato nella già citata intervista, in ‘Hope‘ abbiamo progressive da festival e suono da club, che si fondono perfettamente tra di loro, certe volte anche nello stesso brano.
Nella raccolta troviamo sia canzoni da cantare a squarciagola come ‘Have No Fear‘, ‘Guiding Light‘, ‘Live Forever‘ o il VIP Mix della loro celebre ‘Everyday Of My Life‘, sia canzoni più spinte e cupe, come ‘Get Back‘ o ‘Arrival‘. C’è anche la loro collaborazione con Martin Garrix, ‘Lions In The Wild‘. Completano l’album le prydziane (passatemi il termine) ‘Veins‘ e ‘Without You‘, insieme ad ‘Arrival‘ e ‘Waiting‘.
Una perla per tutti gli amanti del genere, dal quale sempre più rappresentanti stanno scappando per esplorare nuove vie, con successi a fasi alterne.
24.02.2017