Day Three:
Il sole sorge su Corfù mentre il terzo giorno della BARRAKUD Experience prende vita. Il transfer attraversa il paesaggio naturale dell’isola e sale di quota portandoci verso uno dei punti più alti della zona: Golden Fox. La location del day time odierno è infatti una piscina panoramica da cui si gode di una visuale mozzafiato. Il primo dei due guest ad esibirsi è Nastia con un dj set dalle tinte micro house pensato unicamente per il dancefloor, molto fisico e forse privo di svolte significative ottenendo un giudizio senza infamia ne lode. Dopo di lei è il turno dell’olandese Tom Trago, party maker d’esperienza che con una svolta house alza l’asticella. Il sole tramonta sotto le note dei suoi dischi tra Daft Punk, Armand Van Helden e Carl Craig. Sicuramente fino ad ora uno dei set migliori che abbiamo ascoltato.

La sera torniamo nella location del The Club dove ci attende il live di Kangding Ray. La sua postazione è già pronta quando entriamo nel locale e dopo il warm up l’artista francese è pronto per condurci nei meandri delle sue sonorità. Un’ora e mezza di live in un clima intimo con l’audience presente tutta in prima fila. Dopo circa mezz’ora di metriche spoglie e minimali la performance ci porta su territori maggiormente dancefloor e questa linea durerà fino al termine del suo live con la folla soddisfatta per un buon pasto a base di techno di alta qualità.
Day Four:
Immaginate una grotta scavata nella roccia a picco sul mare greco, una lunga scalinata nel bosco che conduce verso questo luogo paradisiaco ed una terrazza con capanne di paglia e legno dove il soundsystem è pronto a fare il suo dovere. Il “The Cave” è sicuramente uno dei luoghi più suggestivi dell’isola ed in generale un dancefloor che raramente potremmo trovare altrove. In questo contesto molto particolare Gianmarco Orsini e Munir Nadir ci accolgono con un warm up solido e rispettoso di chi seguirà alla consolle. Gli Unzip Project seguono questa linea nella parte iniziale del loro set con un groove incalzante che dura fino al tramonto seguito da una svolta ricca di groove a base di Soundstream e derivati. Quando Tiger & Woods danno il cambio alla coppia bolognese disco e funky si impossessano del dancefloor con highlights come “Thousand Finger Man” di Candido che provoca l’invasione dello stage (fomentata proprio dal duo italiano). La musica si spegne e siamo consapevoli di aver assistito ad un altro potenziale best set tra sorrisoni e “presobenismo” dilagante.

Nel corso della serata scopriamo la location dello Yard dove Ellen Allien e Dauwd si esibiranno. Il primo, contrariamente alle aspettative, non esplora i territori Kompakt ma con un set calibrato e ponderato prepara il dancefloor all’arrivo dell’artista tedesca concedendo una breve impennata con gli ultimi tre dischi. Ellen Allien arriva sullo stage scatenando l’ovazione del pubblico ma anche lei non accelera bruscamente mantenendo un mood festoso, percussivo e divertente che caratterizzerà gran parte del suo set. Il pubblico reagisce positivamente e solo all’alba cerchiamo la via del letto consapevoli che il gran finale è alle porte.
#ravetheworld
04.08.2015