• VENERDì 24 MARZO 2023
Clubbing

Le nuove regole del Berghain e le proteste sui social

Una nuova policy che introduce due importanti novità. Ma alcuni stanno protestando, persino boicottando il locale

Il caso è venuto fuori da un evento, organizzato da berlinesi e spuntato su Facebook, in cui si protesta contro il più iconico hotspot di musica elettronica della capitale tedesca, il Berghain, che fino a qualche tempo fa sarebbe stato pressochè intoccabile agli occhi della comunità, ma che inizia ad accusare i primi colpi proprio dai suoi fedelissimi, o perlomeno da coloro che si dichiarano tali. Il locale ha cambiato una serie di policy, e di conseguenza viene accusato di essersi “venduto” alle logiche del clubbing moderno e di aver minato la propria indipendenza dagli standard internazionali.

Prima novità: sparisce il classico timbro d’ingresso e viene sostituito con un bracciale di plastica. Scelta singolare quella della plastica (anzichè la carta) nel 2019 del #plasticfreein cui i locali europei iniziano a bandire persino le cannucce, mentre c’è una spiegazione logica a quella dell’addio al timbro. Si tratta di motivi fiscali, in quanto l’uso di bracciale permette di poter calcolare l’esatto numero di partecipanti alla serata e la legge tedesca sta imponendo a tutti i club di Berlino di adottare misure più accurate possibile per il calcolo dettagliato dei flussi e la gestione della capienza. Di questo la comunità ne discute in un post su Reddit

 

Seconda novità: adesso si paga per rientrare nel locale. Cinque euro, per l’esattezza, che si vanno a sommare ai diciotto del costo d’ingresso, mentre fino a un mese fa il ritorno nel locale era totalmente libero. Un prezzo totale che sicuramente non ha nulla a che vedere con i super club internazionali (basti pensare alla sola Ibiza) ma che ha innescato un tipo di polemica che raramente ha riguardato un’istituzione come il Berghain, tipicamente fuori da determinate strategie di guadagno. Dall’entrata in vigore delle nuove regole – avvenuta il 7 settembre – l’evento Berghain Klubnacht Boycott sta radunando sempre più consensi (al momento sono oltre 500 i partecipanti) e propone di “scioperare” dal frequentare il locale fino ad almeno il 31 ottobre, ed estendere il rifiuto di altri tre mesi se le regole non saranno cambiate.

C’è anche chi, tra i frequentatori più assidui, si è da subito schierato a difesa del Berghain. Dalle varie testimonianze su Reddit e nei social, pare che dall’entrata in vigore del bracciale i flussi siano effettivamente gestiti meglio, e il locale meno affollato. “La nuova gestione della capienza comporta meno gente dentro, e di conseguenza il Berghain ha pensato a come inserire una nuova fonte di guadagno per compensare” scrive un utente, e non ha tutti i torti. Un altro aggiunge: “se vogliamo che realtà come il Berghain sopravvivono, non possiamo permetterci di non supportarli nel momento in cui corrono ai ripari con nuove soluzioni, che sicuramente saranno motivate e necessarie”, e anche questo è sacrosanto. 

 

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25 anni. Romano. Letteralmente cresciuto nel club. Ama inseguire la musica in giro per l'Europa ed avere a che fare con le menti più curiose del settore. Penna di DJ Mag dal 2013, redattore e social media strategist di m2o dal 2019.

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