Le Blond:ish sono una coppia dj e produttrici canadesi. Nel 2015 si sono portate al centro dei riflettori grazie al loro album di debutto “Welcome To The Present“, la cui in anteprima è stata un’esclusiva di Beatport allo scorso Amsterdam Dance Event. Il loro è un percorso lungo quasi dieci anni, ma hanno già in programma di conquistare il futuro, partendo proprio dal 2016. Ecco che cosa ci hanno rivelato…

Ciao Anastacia, ciao Vivie-Ann, benvenute su Dj Mag Italia. Partiamo dall’inizio: com’era la scena musicale in Canada quando vivevate lì? Ci raccontate com’è nata la decisione di lasciare Montreal e partire per l’Europa?
Anastacia: Ci siamo incontrate a Montreal nel lontano 2007; Vivi era già una dj allora mentre io ero appena entrata in contatto con questo mondo. Abbiamo passato numerose nottate e mattinate in club come lo Stereo, le domeniche andavamo al Piknik Electronik e, quando c’erano, agli eventi del Mutek. Abbiamo iniziato a suonando ai party del mercoledì sera dello Cherry.
Stavamo molto bene a Montreal, avevamo tutti i nostri amici e c’erano un sacco di feste… stavamo forse un po’ troppo bene e abbiamo sentito il bisogno di ricevere altri stimoli; abbiamo pensato di cambiare aria, ed uscire al di fuori del nostro “mondo”. Infatti, non appena abbiamo avuto l’opportunità di trasferirci a Londra, l’abbiamo presa al volo. Londra è una delle città che offre più opportunità al mondo, soprattutto per quanto riguarda la musica.
A proposito della vostra maturazione artistica, parliamo del vostro percorso, dal primo EP “Lovers in Limbo” fino al vostro album di debutto “Welcome To The Present”. Credo che “Lovers in Limbo” sia un EP brillante, mi piace molto, ma nell’album ho sentito qualcosa di differente: è qualcosa di più di un disco di musica dance, è quasi un concept album, una specie di viaggio nel cuore della musica, un’esperienza che definirei “mistica”. Quali sensazioni vi hanno guidato durante la realizzazione di questo LP?
Vivi: Anche noi percepiamo questa differenza: ci sono cose che non possono essere espresse in un singolo EP.
È più della storia di un giorno, è esattamente come hai detto tu, un concept album. In passato, quando facevamo un EP, inizialmente non eravamo sicure di quello che stavamo facendo, ma lo realizzavamo mentre iniziavamo a lavorarci, giorno dopo giorno. Di solito il risultato finale era molto diverso da quello che avevamo in mente all’inizio del nostro percorso. Questa volta invece, abbiamo imparato la lezione; abbiamo sentito un amore reciproco in quest’album, e volevamo che la musica esprimesse esattamente quello che avevamo dentro mentre lo stavamo registrando… e spero che il messaggio sia arrivato. È il nostro primo album, e per realizzarlo abbiamo deciso di isolarci da tutte le distrazioni, i viaggi, le date del fine settimana, il lavoro; ci siamo totalmente immerse in questa nuova esperienza, abbiamo messo tutte noi stesse nell’album. È stato un momento di super-creatività: sentivamo bisogno di staccarci da tutto per esprimere il nostro lato creativo. Ci hanno aiutato moltissimo molto la giungla e le spiagge di Tolomun, è stato tutto molto naturale.

Attualmente vivete a Barcellona. Pensate che qualcosa della città abbia influenzato la vostra musica durante la produzione del disco?
Vivi: Ahahah! È stato un amore con Barcellona, per lo stile di vita, il vino, gli amici, il cibo. Ma non sono realmente sicura che la città abbia influito nella produzione dell’album ad eccezione di tutti i rumori ambientali che abbiamo registrato per ore dal balcone di casa. Solitamente, adoro camminare per il quartiere Gotico, vedere tutti i musicisti di strada e sentire le urla delle persone che gettano acqua dal balcone contro quelli che fanno casino sotto le loro case.
Qual è la relazione che avete con la città, e perché avete scelto di vivere proprio qui?
Anastacia: Dopo aver vissuto a Londra, una città caotica, piena di umidità e pioggia, eravamo pronte all’esatto opposto. Abbiamo un sacco di amici a Barcellona ed è facile spostarsi da qui: è molto rilassante, si può girare tranquillamente a piedi e l’aeroporto è vicino. Ci sono dei quartieri bellissimi, molti parchi, architetture stupende, la spiaggia. Qui, il vino buono costa poco ed il clima è stupendo.
Parliamo delle vostre collaborazioni con Get Physical e Kompakt: com’è lavorare con due etichette così importanti? Avete in mente altri progetti che usciranno su queste labels?
Vivi: I team di Get Physical e Kompakt sono fantastici, ci hanno supportato moltissimo. Adoriamo lavorare con loro, li chiamiamo i nostri “techno daddies” perché abbiamo imparato veramente tanto da tutte le persone che hanno lavorato con noi in questi anni. Abbiamo in progetto l’uscita dei remix di “Welcome To The Present” per Kompakt, fatti dagli artisti che ci sono piaciuti di più in questa stagione. Abbiamo in mente anche qualche altro EP per il nuovo anno, ma non saprei dirti su che etichetta usciranno.
Negli anni passati, avete suonato quasi in tutto il mondo: Australia, Stati Uniti, Europa, Dubai. Quali sono i ricordi migliori che avete di queste esperienze?
Anastacia: Abbiamo lavorato moltissimo e non saprei definire quale sia stata la nostra migliore esperienza. Se dovessi scegliere, ti direi che il nostro viaggio in India ad aprile è stato molto speciale. Abbiamo imparato un sacco di cose a contatto con una cultura così differente, abbiamo sviluppato lì quasi tutte le idee che abbiamo inserito nell’album. La nostra performance non posso dire sia stata uno degli spettacoli migliore per l’attuale scena underground, ma è stato un qualcosa di nuovo e sono molto felice di questo.
13.01.2016