In uscita il prossimo 14 gennaio, prima di un tour mondiale che partirà a febbraio e che toccherà l’Italia solo durante la seconda metà dell’anno, il nuovo album di Bonobo, ‘Fragments’, include collaborazioni con Jamila Woods, Joji, Kadhja Bonet, Jordan Rakei, O’Flynn e Miguel Atwood-Ferguson, ed è anticipato dal singolo ‘Rosewood’. Nato da frammenti di idee e sperimentazioni di Simon Green, il lavoro ha preso vita dopo “un’esplosione di creatività nella natura più incontaminata” alimentata e soprattutto testimoniata dallo stesso Simon Green.
Il produttore e musicista inglese sarà protagonista in tre date presso la leggendaria Royal Albert Hall di Londra oltre che a Brighton, a Birmingham, a Manchester, a Leeds e a Nottingham. Le dodici tracce di ‘Fragments’ presentano alcuni dei groove più intensi mai prodotti da Bonobo. Le tracce dell’album catturano un mondo in movimento e brillano di interessanti contenuti, in modo particolare nei richiami e rimandi sonori.
Bonobo ha iniziato a lavorare all’album mentre era costantemente in tour, poi un lungo stop in studio concedendosi il tempo di rifinire il tutto nel migliore dei modi. I temi musicali di ‘Fragments’ nascono attraverso l’esplorazione di sintesi modulari e con le registrazioni dell’arpista Lara Somogyi, le session con l’arrangiatore e musicista Miguel Atwood-Ferguson. Green di suo ci ha messo il Fender Rhodes.
Creato, registrato e mixato negli ultimi due anni, quando l’artista ha vissuto nel deserto della California lontano da lockdown e incendi selvaggi, l’album vede anche la presenza della cantante e poetessa di Chicago Jamila Woods. “Sapevo di avere in mano brani impegnativi e di come avrebbe dovuto suonare l’intero lavoro”, dice Bonobo. La registrazione di musicisti orchestrali guidati da Miguel Atwood-Ferguson ha contribuito poi a portare le tracce ancora di più fuori dagli schemi.

Anche la stesura ritmica ha una genesi diversa rispetto ad altri suoi album: le strutture della bass music britannica e del rave diventano sono diventati ritmi filtrati. ‘Otomo’, pezzo co-prodotto con O’Flynn, nacque da un campione preso de un coro bulgaro, quello dei 100 Kaba- Gaidi. C’è anche della old school molto Detroit in ‘Shadows’, fatta con Jordan Rakei, e ci sono l’arpa di Somogyi e gli archi di Atwood-Ferguson per ‘Elysian’.
La carriera di Green come Bonobo, uno degli artisti più ricercati durante i grandi festival in giro per il mondo, include tre nomination ai Grammy e due milioni di biglietti venduti per il tour di ‘Migration’ (su Ninja Tune nel 2017), impegno entrato in Top 10 in vari paesi, nelle prime cinque posizioni in patria nel Regno Unito e ha raggiunto la #1 negli Stati Uniti nella Dance Chart di Billboard.
11.10.2021