La recente scomparsa di Keith Flint, frontman dei Prodigy, ha indubbiamente segnato una comunità di fan ampia e trasversale, e anche tutto il mondo della musica. Il gruppo britannico ha per anni intercettato i favori di un pubblico anche molto distante dal mondo della musica elettronica e della sua fruizione quotidiana. Si sono susseguiti omaggi continui e tributi di ogni sorta partendo proprio dai dj set per arrivare ai riconoscimenti più inaspettati ed originali.
È il caso della Brixton Academy, iconica venue londinese attiva dal 1983, capace di ospitare artisti del calibro di Bob Dylan, The Clash e Madonna giusto per citarne alcuni. Il backstage di questo luogo è sicuramente stato testimone di momenti storici e aneddoti impensabili. Quelli di Keith Flint, prima e dopo le sue performance con i Prodigy, devono aver colpito molto lo staff della Brixton Academy, al punto che la dressing room è stata rinominata “Keef Flint Suite”.
Tutti gli artisti che d’ora in avanti si esibiranno alla Brixton Academy saranno simbolicamente ospiti di Flint. Lì dove il suo temperamento, la grinta, gli eccessi e l’innegabile talento hanno lasciato un segno profondo. Probabilmente indelebile.
12.12.2019