Foto: La Biennale di Venezia
La Biennale Musica 2025 si annunciava particolarmente interessante già alla nomina della nuova direttrice artistica, Caterina Barbieri. Un nome di assoluto valore e rilievo nel panorama della musica tutta, e soprattutto per chi si appassiona a ciò che va oltre gli steccati, i settori precostituiti. Una scelta che ci ha sorpreso in positivo e ci ha fatto sperare in un cartellone all’altezza della direzione.
Non siamo delusi: nomi come Carl Craig alla Biennale sono una bella rivoluzione, un perfetto equilbrio tra ciò che può essere colto e allo stesso tempo accessibile, così come Actress, Fennesz, Moritz von Oswald o la superstar della sperimentazione multidisciplinare Meredith Monk. Al cast si aggiungono nomi di prestigio, meno noti al grande pubblico ma certamente non inferiori dal punto di vista artistico: Chuquimamani-Condori, ad aprire la rassegna e a cui verrà consegnato il Leone d’Argento; Laurie Spiegel con Diether Quartet, Maxime Denuc, Mabe Fratti, Asa-Chang & Junray, per citarne qualcuno.
Il calendario è lungo, ricco, interessante. Se negli anni passai ci siamo appassionati alla Biennale Musica per il suo approccio fortemente connotato verso una musica di ricerca, l’avvento di Barbieri ci restituisce una dimensione in cui la spinta verso l’inusuale trova una intelligente soluzione per convivere con un afflato sicuramente più ampio, senza scendere a compromessi con la natura della Biennale e con la sua missione. Dunque ben vengano i nomi un poco più popolari, i ticket seller, se non compromettono lo spirito della manifestazione e se invece avvicinano un pubblico anche più largo, e magari generazionalmente più trasversale. È ciò che sogno da quando frequento la Biennale, onestamente.
69. Festival Internazionale di Musica Contemporanea diretto da Caterina Barbieri ha come titolo e tema La Stella Dentro. Un’immagine simbolica che nelle parole di Barbieri richiama “il desiderio di cose grandi, di vastità. Vibrazione che permea il cosmo e ci attraversa con meraviglia, dalla molecola al moto planetario, il suono trasporta fuori dai confini dell’ego e apre all’incontro con l’altro – l’ignoto”. Un festival che, prosegue la direttrice, “affonda le sue radici nella musica elettronica e nel minimalismo per diramarsi in molteplici direzioni che esplorano connessioni fra passato e presente accostando tradizioni musicali apparentemente distanti tra di loro per stile, epoca e area geografica, ed espressione di una comunità. Ci sono incursioni nella musica antica, contemporanea, folk, drone music, techno e afrofuturismo. Una programmazione per risonanza per restituire uno sguardo sul contemporaneo il più vivo e fluido possibile rappresentando la musica del presente nella sua ricchezza, diversità, inclusività”.
Da lunedì 18 agosto è attiva la biglietteria on line della Biennale Musica. Sarà possibile acquistare biglietti e abbonamenti per gli appuntamenti in programma dall’11 al 25 ottobre esclusivamente sul sito web della Biennale di Venezia .
Tutte le info e il programma completo sono invece sul sito della Biennale: www.labiennale.org/it/musica/
22.08.2025