Il dj produttore trap Carnage non se la sta passando benissimo nelle ultime ore, a causa di una serie di problemi di copyright riguardanti le sue ultime uscite. Il motivo? Aver ammesso pubblicamente (implicitamente) l’utilizzo di software illegali, ovvero piratati, per la produzione delle sue tracce. In particolare si parla di Sylenth1, il più famoso – e probabilmente più comune – plug-in utilizzabile nei vari programmi. Tutto è cominciato da un tweet “sospetto”.
@djcarnage @atoms2k Hi, we're happy to make it a matter. You do understand you don't have any copyrights using illegal software?
— LennarDigital (@LennarDigital) October 21, 2015
La risposta di Carnage, “e chissenefrega?”, si riferisce ad un’affermazione di un fan che lo accusa di aver usato un Sylenth1 “crackato” in un video tutorial su come creare un kick 808 postato su Youtube (ad oggi rimosso). Pochi giorni dopo la replica del dj statunitense si intromette direttamente la Lenner Digital, casa madre di Sylenth1: “Ciao, siamo contenti si sia aperta questa questione. Capisci che se fai uso di software illegali non avrai diritto ad alcun copyright?“.
Probabilmente sono in arrivo parecchie rogne per Carnage, che per il momento sta affrontando la questione con indifferenza. Non è la prima volta che il dj si trova in situazioni di un certo tipo: nel 2014 è stato arrestato in seguito ad un dj set troppo prolungato in Florida (ha staccato 45 minuto dopo il previsto), stesso anno in cui ad uno show ha deciso di sparare sulla folla 10.000 dollari mischiati ai coriandoli come ringraziamento ai fans per il calore e il supporto espresso negli anni. Una cosa è certa: ad oggi i soldi non gli mancano. Quindi perché non usarli per acquistare un Sylenth1 originale?
27.10.2015