Crescono sempre più il fermento e la voglia di raccontare e documentare gli anni novanta della musica elettronica: lo dimostra il docufilm Discoruin, al cinema proprio in questi giorni, lo dimostrano la graphic novel Cassadritta (Fumetti Coconino Press-Fandango) e il libro fotografico Disco Mute. Con Cassadritta l’architetto, illustratore e autore di fumetti Roberto Grossi si avventura con alcuni suoi amici nel cuore di una notte romana del 1995, quando i rave illegali la facevano da padroni. “Un rito collettivo, liberatorio, e allo stesso tempo un atto politico – si legge nella presentazione di Cassadritta – Un modo per riappropriarsi degli spazi vuoti della città, una resistenza impossibile che accomunava tribù urbane e classi sociali diverse contro la speculazione edilizia e l’industria del divertimento”. Una stagione irripetibile e un rito collettivo del quale le feste illegali che tutt’ora si svolgono non sono altro che tristi cloni.

07.07.2021