Non mi sogno nemmeno di tirare fuori la solita, infinita polemica su analogico vs digitale, pur sapendo che potrei vincere facile e acchiappare un sacco di click. Lasciamo perdere, piuttosto mi finisco di vedere Suburra, che di frasi fatte e tematiche ridondanti ce ne offre già a sufficienza. Ma se pensavate che tra lunghi post Facebook e club conservatori ne avessimo viste abbastanza sul tema, stavolta andiamo a toccare il cielo con un dito. Ecco che succede.
Il Liquid Sky, club berlinese della scena di Kreuzberg, si è autodefinito un locale che “non vuole rappresentare l’ordinaria dj culture”. Questa nuova realtà si è posta l’obiettivo di offrire al pubblico un nuovo modo di esprimersi, un’alternativa ai percorsi conosciuti, una selezione artistica di forward thinkers che tutto usano per suonare meno che quei demodé lettori CD o quegli obsoleti giradischi. E allora lunga vita a mangiacassette e Frankenstein elettronici, come vecchi Nintendo, wave radio o macchine per il fitness hackerate. Insomma, per una volta gli integralisti della vecchia scuola, quelli per cui non esiste nulla di più sacro dei due giradischi e nulla che suoni meglio di un vinile, supporto unico e imprescindibile per essere dei veri dj, dovranno restare a guardare l’inesorabile progresso di una tecnologia che partorisce anche questo genere di stramberie. Tutto pur di essere originali. A giudicare dalle immagini che si possono esplorare sul sito, l’atmosfera del suddetto club sembra qualcosa di unico, e se da una parte può far sorridere immaginare una selezione musicale di questo tipo, può sicuramente essere un’esperienza interessante. Anche se – detto tra noi – difficilmente supererei la soglia dei venti minuti.
17.10.2017