Il Team Supreme è un collettivo di Los Angeles, fondato dal produttore statunitense Djemba Djemba, tra i maggiori esponenti della trap made in USA, a fianco di grandi nomi del settore tra cui Mr. Carmack, Great Dane e tanti altri. Un collettivo – in caso non lo sapeste – consiste in un agglomerato di artisti, in continuo contatto online, che si unisce per supportarsi a vicenda, scambiarsi feedback e plug-in. In particolare, nel caso di Team Supreme, ogni settimana un artista del collettivo propone un paio di sample e un’indicazione di BPM, ed ognuno tira fuori una traccia da quelle direttive. La migliore viene pubblicata sul canale Soundcloud di Team Supreme, la maggior parte delle volte in free download.
Qualche tempo fa, un giovanissimo producer trap di nome Arthur, 14 anni, scrive una mail al Team chiedendo qualche dritta per chi si trovasse alle prime armi con la produzione di musica elettronica, come riportato da NEST HQ. Il Team ha pensato fosse un’occasione divertente per poter unire i propri pareri ed aiutare un piccolo sognatore, quindi uno alla volta si sono prodigati in qualche consiglio, fino a stilare un articolo. Fatto ciò, prima di mandare la risposta, hanno pensato di coinvolgere nell’iniziativa qualche altro affermato produttore internazionale, magari vicino al collettivo. Ed è così che da “dritte dai membri del Team Supreme” si è passati a “la mail più strabiliante della tua vita”, perchè alla causa si sono uniti nomi enormi non solo americani ma anche inglesi e australiani, tutti nell’ambito di trap, hip hop e future bass. Sto parlando, oltre a Mr. Carmack e Djemba Djemba, di gente del calibro di Alison Wonderland, Mura Masa, KRNE, The Glitch Mob, GTA, Anna Lunoe ed altri interessantissimi act sparsi per Soundcloud tra cui segnalo Ta-Ku e Mark Redito. Quel che ne è venuto fuori è un vero e proprio panel via mail. Non mi resta che mostrarvi quali sono state le parole di alcuni di questi campioni, invitandovi a leggere i pareri di tutti i restanti cliccando qui. Sono consigli preziosissimi, soprattutto per i più giovani.

DJEMBA DJEMBA
“Il mio consiglio è di far musica ogni giorno, perchè solo la pratica costante può darti la capacità di metter nero su bianco ciò che hai in testa. Su questo non ci sono scorciatoie. Ascolta tutto ciò che ti piace, senza la minima distinzione di generi musicali, ma ricorda anche che riuscirai a sfondare solo con un suono originale e personalizzato su di te, quindi ad un certo punto dovrai capire da che modello partire per poi creare il tuo stile.”
MR. CARMACK
“Voglio darti tre consigli. Il primo: affoga nella musica. Usa qualsiasi tipologia di suono ti passi per la testa, passa intere giornate con altri produttori e consigliati con tutti, anche con i tuoi genitori. Il secondo: abbi tanta pazienza. Non imparerai mai tutto ciò che c’è da imparare, io faccio musica da undici anni e ho ancora tanto da apprendere; considera anche che non è detto troverai il tuo sound da subito, questo potrebbe arrivare nel corso di anni e tu dovrai solo restare concentrato. Terzo: divertiti. Hai quattordici anni, piccoletto! Usa la tua creatività e le tue energie nella musica e non pensare all’industria, ai meccanismi delle label, o questa roba qui.”

MURA MASA
“Non prendere ciò che fai troppo sul serio. I migliori dischi che ho pubblicato mi sono venuti in mente in momenti di relax o svago. Altra cosa: sei l’unico che può giudicare te stesso. Non lasciare che sbagliate frequentazioni ti portino a sottovalutarti, o ad abbassarti al livello di chi non possiede il tuo talento. Per questo il mio consiglio più importante è di circondarti di gente brillante.”
ALISON WONDERLAND
“Non preoccuparti di quel che pensa la gente. Se una cosa va bene a te, è giusto che rimanga così, il paragone distrugge le tue sicurezze. Sfrutta gli anni che hai davanti per sperimentare, giocare con i suoni, trovare la tua strada. Sei ancora giovanissimo e per qualche tempo non avrai particolari pressioni nella tua vita, quindi affidati alle tue orecchie e non aver paura.”

KRNE
“Non lasciarti condizionare da chi ti dirà che un hobby non potrà mai diventare il tuo lavoro principale. Io l’ho fatto e ci ho impiegato 29 anni a capire che questa sarebbe stata definitivamente la mia strada, e comunque ho lasciato il lavoro a trent’anni, troppo tardi rispetto a quando mi ero deciso di diventare un produttore. Se fai come me avrai dei rimpianti, e anche se oggi le cose vanno bene ti dico: vale la pena inseguire il proprio sogno e mandare a puttane tutto il resto. Secondo consiglio: costruisci la tua community. Persone creative di ogni settore, da produttori a grafici, ma anche fotografi e videomakers. Ognuno può darti consigli da diverse prospettive ed in ogni caso vivere nella creatività porta altra creatività. Terzo consiglio, e questo riguarda la produzione. Sii determinato a concludere tutto, non lasciare niente a metà. Conosco tantissimi producer che passano mesi su un loop di otto secondi, e poi lo lasciano lì. Poniti l’obiettivo di finire sempre quel che inizi, anche se ti fa schifo. Quarto consiglio: non buttare soldi nel comprare migliaia di plug-in. Quel che conta è l’idea, e ci sono canzoni pazzesche che possono essere riprodotte con i suoni base di Ableton. Quinto e ultimo consiglio: accogli sempre volentieri i feedback come le critiche, ma non lasciarti plasmare da essi. Sono punti di vista di persone con un cervello diverso dal tuo e una differente idea di musica. Ascolta tutti, ma non sottovalutarti.”
GTA
“Ciao Arthur! Fa piacere sapere che i giovanissimi come te siano già interessati al nostro mondo. Il nostro primo consiglio è semplice: non mollare mai. Potresti far musica per un decennio e restare ancora nell’ombra, ma questo non significa che non sfonderai, perchè alla fine vince sempre la buona musica. La seconda dritta è di non paragonarti agli altri e pensare solo a ciò che tu pensi di ciò che crei, perchè il parere degli altri può arrivare solo fino a un certo punto. Terzo consiglio: non copiare. Ruba qualcosa con gli occhi, trai ispirazione, ma non copiare nessuno, neanche all’inizio, perchè non serve proprio a nulla. Quarto consiglio: circondati di produttori, fate musica insieme. Unitevi secondo un gusto musicale comune e stimolatevi a vicenda. Quinto e ultimo consiglio: less is more. La semplicità è la chiave di tutto: non serve mettere decine di suoni diversi per tirar fuori una traccia epica. Molto spesso la strada più semplice è anche quella giusta, sono le pippe mentali a mandarti fuori strada.”
30.12.2016