• DOMENICA 11 GIUGNO 2023
Interviste

Dall’America all’Italia, ‘Gelosa’ è il manifesto di Finesse

Abbiamo intervistato il producer Finesse, in occasione dell'uscita del suo primo singolo ufficiale, Gelosa, con Shiva, Gué e Sfera Ebbasta
Finesse
 
È cosa comune per gli artisti italiani affermarsi nel proprio Paese prima di sfondare all’estero, però esistono anche casi dove per coincidenze più o meno fortuite, più o meno volute, la strada più semplice diventa quella che per gli altri è la più difficile. È questo il caso di Finesse,  produttore italiano di origini indiane classe ’99, la cui carriera musicale prende una svolta nel 2020, quando decide di volare in America con l’obiettivo di perfezionarsi e approfondire una serie contatti che dall’Italia era riuscito a formare negli Stati Uniti.
Bloccato dall’emergenza Covid negli USA per quattro mesi, conosce il produttore e dirigente discografico francese CashMoneyAp, che lo introduce nella scena dei producer americani permettendogli di migliorare notevolmente la sua tecnica e sviluppare contatti che lo porteranno a intrecciare importantissime collaborazioni con artisti del calibro di Nicky Minaj, Polo G, Bad Bunny e Rauw Alejandro.
Al suo ritorno in Italia, le conoscenze fatte e l’esperienza accumulata gli hanno permesso di entrare nel mondo del rap italiano dalla porta principale, e nel giro di poco tempo ha collaborato insieme a Ghali, Sfera Ebbasta, Shiva, e Mambolosoco tra gli altri.

A fine febbraio ha pubbicato il suo primo singolo ‘Gelosa’, in collaborazione con Gué, Shiva e Sfera Ebbasta, un brano con cui si presenta al grande pubblico che ancora non lo conosceva. Lo abbiamo intervistato il giorno che ‘Gelosa’ è stato certificato disco di platino, ne è nata una conversazione dove abbiamo parlato dei suoi riferimenti, di come lavora e di cosa gli piace.

Finesse.1.

Cosa ti è rimasto dell’esperienza americana a livello produttivo, di idee etc.?
Se parliamo di musica, il metodo di lavoro, come produrre, come muoversi nell’industria musicale. Al posto di lavorare solo ad un progetto e dedicarmici, cerco di produrre più cose, avere più discorsi aperti, mandare idee, e provare a connettermi con altri. 

L’idea del collaborare con tante persone mi sembra l’avessi già espressa in un’intervista che avevo visto, e avevi citato Rvssian come un tuo riferimento. 
 Sì, esatto, lui è un produttore che fa i suoi singoli, come anche DJ Khaled. Di base lui produce un beat, lo passa ad un artista che fa il ritornello o la strofa, poi gira la canzone ad un altro artista che ne fa un altro pezzo, però la rilascia lui con il suo nome. Questo è il livello successivo, dopo essere stato dietro le quinte a lavorare, puoi mettere il tuo nome in primo piano.
 
Ma adesso stai lavorando sia con l’Italia che con l’estero, o solo con l’Italia ?
 Dovrebbe uscire anche qualcosa con degli americani, ma sono focalizzato sull’Italia al momento.
 
Tornato in Italia tu hai cominciato a lavorare con tanti rapper nostrani, e uno con cui collabori spesso è Mambolosco, che è un artista molto discusso, in tanti lo considerano, te lo dico senza mezzi termini, scarso mentre tanti altri lo adorano. Cosa ti interessa di lui?
Secondo me è fortissimo, onestamente. Prima di tutto la voce mi piace molto, poi il flow che ha lui è super americano, se prendi un pezzo di Da Baby (ti faccio un nome a caso) e lo traduci, in italiano sembra stupido, o meglio, è quello dice Mambo. Quello che per un italiano non ha senso, per un americano invece è forte, e lui è sulla stessa onda. Poi è uno che non scrive, dice quello che pensa sul momento, però ha un flow molto forte e quello che rappa ti prende.
 
Mi ricordo un freestyle che aveva caricato su Instagram, e che trovi ora su YouTube, dove ti rendi conto di quanto sia forte a rappare. Non si può dire che sia scarso. 
Parli di ‘Karma’? Eh, quello è un buon esempio di quando si mette a scrivere e a fare le cose fatte bene, lui è molto talentuoso. Poi il discorso sull’immagine è molto da social, dove sono tutti bravi a parlare, quello che poi rimane però è la musica.
 
Entrando nel tuo singolo, ‘Gelosa’, perché hai scelto questi artisti?
Volevo fare un primo singolo di impatto, dove solo leggendo i nomi, le persone dovevano rimanere di stucco, un po’ effetto sorpresa. Poi mi era venuta in mente l’idea di legare tre generazioni di rapper: Gué, il rapper più forte della sua generazione; Sfera, il migliore dell’ondata 2016; e Shiva, che adesso sta andando molto forte. Ho pensato di metterli sullo stesso pezzo, tre king – Shiva forse più un principino.
 
E tra l’altro li hai messi su un tappeto sonoro abbastanza particolare, non scontato. 
La prima top line era su un beat trap, poi c’è stata l’idea di dargli un’anima più pop. Credo che i numeri che sta facendo adesso, se fosse stato un pezzo trap, non li avrebbe fatti. Poi, sì, è un brano pop, però il basso, lo snare e il kick sono tutti elementi presi dalla trap solo che li ho usati in chiave pop, e così secondo me può avere una vita più lunga.
 
A livello di produzioni, adesso, c’è qualcosa che ti stimola e ti interessa?
In realtà no, è un momento dove lavoro molto, e ogni volta che vado in studio provo a fare qualcosa di stiloso e iconico. La vedo più come una gara con me stesso piuttosto che con gli altri. In più gli artisti che stimo e che mi ispirano sono quelli con cui collaboro, e grazie al lavoro in team riusciamo a fare delle cose interessanti, provando, sperimentando e cambiando. Potrei dirti che quelli che mi ispirano sono i colleghi. Chiaramente poi guardo a quello che fanno i grandi artisti americani con interesse, per esempio se esce un nuovo album di The Weeknd, lo ascolto e ne prendo ispirazione, ma parliamo di altri livelli.
 
A proposito di ispirazioni, visto che mi hai citato un americano, hai ascoltato il nuovo disco di Metro Boomin? 
Certo! Mi è piaciuto, ha fatto un bel lavoro. Se mai dovessi fare un disco, vorrei farlo in quel modo, utilizzando gli stessi artisti più volte, piuttosto che prendere tanti rapper. Lui ha la sua nicchia di protetti con cui lavora, e quello sarebbe un obiettivo: per esempio portare Shiva su più canzoni, cercando di far collaborare gli artisti che più mi piacciono, e che considero i più forti.
 
Ma sei al lavoro su un disco?
Per ora no, non ci penso, penso di singolo in singolo al momento.
 
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