Ultimamente abbiamo parlato spesso di David Guetta, ormai inossidabile immortale della consolle e, soprattutto, vera popstar planetaria. Ne abbiamo parlato anche in chiave ironica, per la sua deriva un po’ troppo post-moderna in fatto di cover. Ora, volendo ulteriormente ironizzare, possiamo parlare di come abbia collaborato con Eminem per un suo nuovo pezzo. Solo che non è proprio Eminem. È un’AI, un’intelligenza artificiale, che ne imita voce, flow, lessico.
Il video l’ha postato lo stesso Guetta. Le reazioni sono state contrastanti. Tra chi si è semplicemente divertito e chi per un attimo ha pensato davvero alla collabo dell’anno, ci sono anche molti che si sono posti domande sul confine etico, ma più che altro legale, di un’operazione del genere. Confusione su voci originali e no, questioni legate ai diritti che ancora sono di là da venire: come vogliamo intendere una voce che viene perfettamente imitata? L’artista imitato va in qualche modo accreditato come autore o interprete? E in quale modo e percentuale? Non si rischia di creare confusione tra gli ascoltatori e anche una zona grigia di vero e falso, con tutto ciò che può conseguirne?
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In effetti, il video ci presenta uno scenario sorprendente, inedito a questi livelli (stiamo parlando di David Guetta che utilizza un fake di Eminem, non di un bedroom producer in erba che ci sta provando…). Lo stesso Guetta nella caption precisa che non si tratta di qualcosa che verrà pubblicato (“obviously I won’t release this commercially”) ma afferma anche che si apre un dialogo interessante su come le AI potranno cambiare il futuro dell’industria musicale. Tra i primi commenti, quello di Diplo, che tra il serio e l’ironico dice “dico la verità, questo è il futuro”. Lo è? Il dibattito è aperto.
14.02.2023