David Guetta fa sempre più sul serio con il suo nuovo alias Jack Back, che ha debuttato lo scorso settembre con un mixtape composto da dodici brani tutti rigorosamente house. Venerdì 22 marzo i suoi nuovi brani ‘Survivor’ e ‘Put Your Phone Down (Low)’ escono su DFTD, la sub-label di Defected creata nel 2013 per dare spazio a sonorità più underground e meno tradizionali, rispetto agli standard più classici dell’etichetta anglosassone che quest’anno festeggia il suo ventesimo compleanno. Entrambe le produzioni di Guetta puntano su ritmo, linea di basso e vocal quasi in loop: vanno dritte al punto, perfette per riempire da subito la dancefloor. Più alternativa ‘Survivor’, decisamente più facile ‘Put Your Phone Down (Low)’, che in certi momenti sembra alludere più gli Swedish House Mafia che ad ambiti house in senso stretto.
David Guetta ha avuto modo più volte di spiegare le motivazioni di questa sua svolta artistica. Le principali? Il desiderio di tornare alle origini, di riscoprire una dimensione più underground che affianchi quella che lo vede protagonista nei festival, dove il repertorio deve restare giocoforza circoscritto alle sue tantissime hit, perché il pubblico arriva per sentire e risentire i suoi più grandi successi e non si può deviare più di tanto da questo canovaccio, se non azzardando versioni o remix inediti che spesso risultano quasi controproducenti. Con ‘7’, l’album dello scorso anno, Guetta ha chiuso un ciclo, può permettersi di suonare e produrre quello che vuole, se sente il richiamo della house che metteva nel club di Parigi tra gli anni novanta e l’inizio del terzo millennio, fa benissimo a muoversi questa direzione. Premesso che un fuoriclasse di questo livello funzionerebbe anche se si mettesse a proporre la mazurka o il tanto bistrattato reggaeton, non resta che apprezzare la voglia di questo splendido 51enne di mettersi sempre in gioco e in discussione, senza calcoli né speculazioni di alcun tipo. Avercene.
18.03.2019