Ne è passato di tempo da quel lontano 2003, quando Tom Anderson e Chris DeWolfe intuivano il primissimo spazio virtuale dedicato agli utenti di tutto il mondo, precursore della blogging culture e di quella rivoluzione digitale che da lì a poco avrebbero rappresentato i social network. MySpace. Una piattaforma multi-funzionale, che negli anni ha spaziato tra vita privata, archivi foto video, musica e tanto altro. Si accedeva sui profili degli utenti, ricchi di scatti realizzati con macchine fotografiche digitali, si generavano primitive interazioni online e soprattutto si ascoltava la musica di tutti. Innumerevoli sono le band e i dj che grazie a questo microcosmo (neanche tanto “micro”, al lancio italiano nel 2006 si contavano tra i 4500 e i 6000 nuovi profili aperti ogni giorno) si sono fatte sentire, molti altri è qui che hanno deciso di formare collettivi artistici ed è indubbio che proprio nel settore musicale MySpace abbia esercitato la sua maggiore influenza. Anche perchè per quanto riguarda il resto, a cinque anni dalla sua esistenza il lancio di Facebook e YouTube avevano già surclassato il lavoro di Anderson e DeWolfe.
Eppure quanti ricordi. Quanta musica indipendente, ferma nei suoi profili abbandonati. E quante reliquie di future star: vedi Skrillex o Calvin Harris, per esempio, ma anche Adele, Arctic Monkeys e tanti altri. MySpace per tantissimi anni è rimasto lì, cristallizzato, a raccogliere dodici anni di opere musicali da tutto il mondo, per un totale di più di 50 milioni di brani caricati da 14 milioni di utenti. Oggi è arrivata una brutta notizia. All’apertura del sito MySpace.com, appare una barra di testo grigia che recita: “Tutte le foto, i video e i file audio caricati più di tre anni fa non saranno più disponibili su MySpace”. Ovvero l’intero archivio dal 2003 al 2015. La causa è riconducibile a un cambio di server della piattaforma. In una precedente versione del messaggio, il team di MySpace si augurava che avessimo tenuto da parte o scaricato copie di tutto ciò che se n’è andato per sempre. Oggi MySpace è comunque uno spazio di interazione, consumo di musica e tanto altro, ma l’alternanza di acquisizioni negli ultimi anni, l’attacco hacker del 2016 e il naturale paragone ad un cimitero digitale, sono segnali dell’imminente fine di una lunga e importantissima storia. MySpace Italia, per esempio, ha chiuso definitivamente i battenti nel 2011.

18.03.2019