Manca poco più di una settimana all’inizio della sesta edizione del Dimensions Festival, evento che per cinque giorni porta in Croazia alcuni dei migliori artisti internazionali. Come da tradizione mercoledì 30 agosto si inizierà con l’opening concert nel suggestivo anfiteatro romano di Pola. A seguire quattro giorni senza sosta tra la spiagga e gli spettacolari stage nei boschi di Forte Punta Christo. Ma se fino ad ora vi abbiamo parlato di tradizione adesso snoccioliamo alcune delle news svelate per questa edizione. Quest’anno infatti alcuni dj saranno chiamati a cimentarsi con set al di fuori della propria “comfort zone”. Goldie, celebre dj/producer britannico, svestirà per una sera i panni di Mr. Metalheadz per esibirsi in un inedito set techno nella fossa del Moat Stage, Theo Parrish sarà protagonista del Garden Stage per un set “first track/last track” che lo impegnerà per moltissime ore, Bradley Zero invece proporrà un’inedito set da main stage, grazie all’incredibile soundsystem Void Monster, abbandonando temporaneamente il suo approccio ricco di groove tipico dei piccoli floor o club.

Ma se i dj ci stupiscono mostrandoci lati meno conosciuti della loro arte, anche la struttura stessa del festival muta e lo fa sostanzialmente. Se uno dei nei delle scorse edizioni era la discrepanza artistica, tecnica ed estetica tra i vari stage quest’anno tutto sembra trovare un equilibrio. Resteranno gli storici stage Clearing, Moat e Stables, mentre il Void vedrà implementate ulteriori migliore audio (dopo il Void Monster sarà difficile superarsi n.d.r). Rivoluzione totale invece per il Garden che sarà molto più grande e performante convogliando a sé non solo talentuosi rookie, come negli scorsi anni, ma anche headliner di peso. Ecco alcune delle performance imperdibili che si terranno in questo stage:

Theo Parrish
Reduce da un incredibile set nella sua ultima performance al Dimensions Festival, il dj americano si prepara ad uno dei pochi “first track/last track” visti in tempi recenti. Si sa che il buon Theo in un lasso di tempo così ampio può fare praticamente quello che vuole scandagliando la musica black da cima a fondo e proprio per questo l’attesa è grande.

Gilles Peterson
Lo scorso anno il buon Gilles aveva messo in ombra Motor City Drum Ensemble e Nightmares On Wax con un set eclettico, emozionante e mai scontato. La chiusura con “Le Fleurs” nella versione dei 4 Hero aveva creato un momento indimenticabile ed avere di nuovo un selector del suo peso può solo che farci gioire.

Mr. Ties
l’Italia quest’anno vanta la presenza di un artista che negli ultimi anni ha guadagnato consensi senza mai fermarsi. Mr. Ties, oltre ad essere oggettivamente uno dei collezionisti di vinili più forti in circolazione, è il classico dj che ha dovuto guadagnare credito all’estero per tornare vincitore in patria. Le sue referenze sono i migliori club e festival internazionali con particolare attenzione per Berlino, la sua seconda casa. Con lui ed alcuni altri artisti nostrani in rampa di lancio può nascere qualcosa di molto interessante per il futuro.

Mister Saturday Night
Il loro loft a New York è il leggendario luogo in cui si svolgono i party domenicali “house oriented” della Grande Mela. La loro label è una piattaforma di lancio per artisti come Nebraska, FaltyDL e Alden Tyrell. Justin Carter e Eamon Harkin portano il fattore “party” ad un livello superiore, da non perdere.

Josey Rebelle
Più che una guest una vera e propria resident del festival, Josey colpisce perché la puoi trovare il pomeriggio in spiaggia mentre propone funky e disco con grande sicurezza, poi la sera al Moat mentre incastra ritmiche sbilenche, dubstep e techno come se non avesse suonato altro fino a ieri. Ci piace perché ci ricorda che chiedere ad alcuni dj “che generi suoni?” è una domanda profondamente stupida.
22.08.2017