• DOMENICA 28 MAGGIO 2023
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Il disappunto della dance alla vittoria di Trump

 

Oggi, nove novembre 2016, è una data storica per gli Stati Uniti: è stato eletto il quarantacinquesimo presidente, e – a scanso di exit poll e pronostici vari – il suo nome è quello del repubblicano Donald Trump. In occasione di questa strenuante campagna elettoriale in molti, nell’ambito della dance, si sono espressi mettendo in chiaro le loro posizioni politiche. Vediamo quali sono le prime reazioni su Twitter di alcuni dei protagonisti della scena attuale alla notizia dei risultati ufficiali; non si può certo dire ci sia un equilibrio di giudizi.

 

Skrillex: “se siete nervosi [per il risultato] state lontani dai social media, che è soltanto peggio.”

Flying Lotus: “a quanto pare gli USA non sono ancora pronti ad abbandonare il loro generatore di meme preferito.”

Disclosure: “compriamo un bunker nucleare.”

Moby: “non pensavo fossimo ridotti così male. Svegliati America, presto capirai l’errore che hai fatto.”

Seth Troxler: “ho perso fiducia nell’America. Dovreste vergognarvi. Se qualcuno dei miei fan dovesse aver votato Trump, gli chiedo di smettere di seguirmi.”

Galantis: “l’umanità si è avvicinata un po’ di più al Sole.”

DJ Snake: “dobbiamo reagire con amore, tolleranza e compassione.”

Diplo: “stiamo per entrare nei quattro anni di dinastia di una papera.”

KSHMR: “pregherò per l’America.”

The Black Madonna: “schifoso, odioso pezzo di m***, sono felice di non averti votato e ti combatterò finchè vivrò.”

Dillon Francis: “non sono mai stato così preoccupato per la condizione degli americani.”

Modeselektor: “ci aspettano tempi duri. Siamo pronti ad accogliere i nostri fratelli americani in Germania!”

Boys Noize: “senza parole, sono disgustato.”

The Chainsmokers: “Kanye West, ci vediamo nel 2020!” (il rapper ha annunciato la candidatura)

Marshmello: “mi trasferirò in Kazakistan!”

Troyboi: “e pensavamo che il problema fosse la Brexit…”

Felix Cartal: “Trump si spiega con l’effetto Nickelback: zero approvazione eppure gli stadi sono pieni…”

Eats Everything: “il 2016 è un anno folle. La gente è fuori di testa.”

Mija: “mi trasferirò a Tokyo!”

Carnage: “spero solo non ci siano rivolte.”

Porter Robinson: “è un incubo.”

Laurel Halo: “ecco quanto è tossica la mascolinità degli americani.”

Breakage: “lo so io perchè ha vinto. Perchè è un falso, evasore, misogino, razzista, bullo omofobico. Complimenti!”

Makj: “per fortuna sono canadese!”

Showtek: “il sogno americano è diventato un incubo.”

Cedric Gervais: “gli USA necessitano un cocktail, adesso.”

Madeon: “la realtà ora è un incubo.”

REZZ: “sono confusa. Come può aver vinto se tutti quelli con cui ho parlato dicevano di odiarlo?”

Dyro: “ma che cazzo?! Ha davvero vinto?”

Dj Khaled: “complimenti America, ti sei fregata da sola.”

Alison Wonderland: “Vi prego. Quel che accade in America non resta in America!”

Julian Jordan: “è un giorno triste. I soldi possono farti essere chiunque, a quanto pare.”

Borgore: “tutti che scrivono di odiare Trump eppure è stato eletto, qual è il problema?”

Jauz: “non vedo l’ora di vedere tutti i razzisti d’America uscire dalla loro tana e diffondere il loro odio represso!”

Arty: “che momento per essere vivi! Pronti a giocare a Fallout?” (videogame apocalittico)

DVBBS: “si sta benissimo in Canada!”

 

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25 anni. Romano. Letteralmente cresciuto nel club. Ama inseguire la musica in giro per l'Europa ed avere a che fare con le menti più curiose del settore. Penna di DJ Mag dal 2013, redattore e social media strategist di m2o dal 2019.

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