Il suono di Detroit viene da Amsterdam. E arriva direttamente a Milano questa sera. I Detroit Swindle arrivano con il loro sound irresistibile al Take It Easy, serata milanese che da qualche anno porta con successo in città la house più stilosa (ne ho parlato anche nella nostra mappa del clubbing). Prendete due ragazzi di Amsterdam che vogliono fare i dj ma non inseguono il sogno EDM e amano invece l’altra faccia della dance olandese. Lars Dales e Maarten Smeet sono riusciti a trovare un’identità sonora forte e hanno un groove che fa ballare anche i sassi. Il loro nome è Detroit Swindle, un omaggio alla città della techno con una bella dose di ironia (tradotto suona più o meno come “la truffa di Detroit”). Su DJ Mag in edicola a dicembre e gennaio troverete una bella intervista dove ci raccontano molto di loro. Intanto gli abbiamo fatto tre domande a bruciapelo.
Ho letto una storia molto curiosa sul modo in cui è nato il vostro progetto, con Lars che licenziò Maarten a causa della selezione musicale “sbagliata” del club dove suonava e dove Lars era incaricato di seguire la linea artistica. Che è divertente perché la musica è il terreno comune su cui è nato il vostro progetto. Mi confermate che questa storia è vera? Cos’è successo realmente?
Maarten: Ahahah sì, è tutto vero! Suonavo in questo club di Amsterdam anni fa, dove Lars si occupava della programmazione. Mettevo molte cose Chicago old school, e anche Henrik Schwarz e tutta la deephouse australiana. E in mezzo alcune tracce più accessibili. Al pubblico piaceva molto la mia selecta; il proprietario però non gradiva altrettanto e così Lars mi comunicò che dovevo cambiare linea, oppure sarei stato licenziato. Ma a non andava di cambiare musica, anche perché ero lì più che altro per divertimento. Così mollai il posto. Poco dopo quella conversazione, però, con Lars iniziammo a parlare molto del nostro amore comune per la Motown e per tutta la disco e la soul music di quegli anni. Ci trovavamo nel suo studio molto spesso e ci divertivamo a produrre musica. Non passò molto tempo prima che il progetto Detroit Swindle vedesse la luce, e ora yeah! Eccoci qua.
Avete iniziato come una coppia di dj e in breve siete diventati un team di produzione molto rispettato e con una forte identità. Quali pensate siano le vostre migliori qualità in studio? E come dj?
Lars: Wow! Domanda complicata. Fammi pensare. Senza voler sembrare presuntuosi, credo che le nostre caratteristiche più forti in studio siano l’abilità di Maarten nel trovare sample pazzi e usarli in modi creativi. Il mio punto forte invece è nel trovare una scintilla funky dove gli altri non riescono a coglierla. Come dj, siamo piuttosto bravi a leggere la pista e a capire cosa la gente ama e cosa no. Inoltre spesso testiamo sul dancefloor le nostre nuove tracce e quelle che produciamo sulla nostra etichetta Heist, per vedere se funzionano. Non amiamo ripeterci e i nostri set non sono mai identici.
Il 2016 è stato un anno formidabile per voi, con molte release e remix di successo e tante buone uscite sulla vostra label Heist che nominavate poco fa e che sta andando parecchio bene. Siete soddisfatti?
Marteen: Sicuramente è stato un anno molto positivo, anche se entrambi abbiamo la sensazione di aver suonato un po’ troppo spesso in giro e quindi abbiamo avuto poco tempo per stare in studio e cercare di produrre nuova musica. Abbiamo fatto lunghi tour, è molto bello ma anche estenuante. Prendersi cura del calendario, curare il lato business, le release, le serate, e mantenere uno stile di vita equilibrato e accettabile con gli amici, la famiglia e gli affetti credo sia la cosa più difficile da fare in assoluto. Definirei “un anno di successo” quello in cui si riesce a bilanciare show, creatività e vita privata con armonia.
26.11.2016