In attesa dell’uscita del suo secondo disco, Tedua torna sulle scene con un nuovo progetto, un ricco antipasto dopo il ricchissimo mixtape ‘Vita Vera: Aspettando la Divina Commedia’ del 2020.
‘Don’t Panic’ non è un nuovo mixtape e neanche un EP ma un prodotto ibrido, che riunisce sotto un unico cappello una serie di strofe che, da definizione del suo stesso autore, sono: “troppo forti per restare nel computer e troppo freestyle per finire nell’album”.
Si tratta quindi di un esercizio stilistico che regala dieci minuti di nuova musica ai suoi fan. Ma, vuoi per l’hype che circonda ogni nuova mossa del rapper genovese, vuoi per la qualità del prodotto stesso, ‘Don’t Panic’ è stato apprezzato ben oltre la sua natura di progetto secondario, tanto che il visual album pubblicato su YouTube ha raccolto un milione di views in due giorni scarsi.
Diviso in sette freestyle, il filo conduttore di ‘Don’t Panic’ sono le produzioni di matrice smaccatamente Drill UK (il sottogenere del momento), a cui Tedua unisce il suo flow così personale e intricato, fatto di metafore e incastri particolarissimi. È quindi molto interessante vedere come uno dei rapper italiani più forti attualmente, si confronti con questo tipo di produzioni. Non che Tedua sia digiuno di cosa è il drill – uno dei suoi primi pezzi a ricevere consensi fu ‘Drill Dream Squad’ e la sua crew si chiama Drillguria – però nell’ultimo anno e mezzo molti giovanissimi si sono affacciati a questo stile sull’onda del successo di Pop Smoke e, inoltre, le produzioni di stampo UK sono diverse da quelle di Chicago, a cui Tedua faceva riferimento anni fa.
‘Don’t Panic’ si incastra alla perfezione nella produzione recente di Tedua, che si conferma in forma smagliante, tra flow intricati, citazioni alte e basse, e ottime produzioni – su tutte la scelta di cavalcare l’onda del lo-fi con ‘Lo-fi Drill’ su produzione di Shune, dove viene campionata la sigla dell’anime ‘Tokyo Ghoul‘.
In attesa quindi di un nuovo progetto ufficiale, Tedua ci regala una nuova perla che va ad ampliare un catalogo sempre in evoluzione, e sempre più ricco.
10.05.2021