• SABATO 23 SETTEMBRE 2023
Interviste

Dragonette, la dance spensierata che fa bene allo spirito

‘Phantom’ è il nuovo singolo che mette insieme la band canadese guidata da Martina Sorbara e il francese Gianni Kosta. Ora uniti alla conquista delle chart internazionali

I Dragonette stanno vivendo un’ascesa costante da quando nel 2009 iniziarono a collaborare con Martin Solveig. Sono passati dall’indie rock alla pop più pura lasciando il segno con hit ‘Hello’ e brani come ‘Peanut Butter Jelly’ con Galantis. Si sono ormai ritagliati un posto nel cuore di milioni di fan in tutto il mondo. La loro è una lunga storia, fatta di tour mondiali e coproduzioni con gente come Martin Garrix, Kaskade, Basement Jaxx e tantissimi altri.

La musica della band canadese è stata inserita in più di 75 film e serie televisive, tra cui ‘Grey’s Anatomy’, ‘The Hills’, ‘CSI Miami’, ‘90210’ e usata per decine di spot televisivi. Questo peso produttivo oggi si riverbera in nuove e interessanti collaborazioni. Come quella con il francese Gianni Kosta, uno dei più richiesti remixer transalpini (sue le rielaborazioni per Lost Frequencies, Demi Lovato, Autograph). Il gruppo e il dj così arrivano a un nuovo singolo, ‘Phantom’, su Ego e con la voce di Martina Sorbara. Pronta subito a raccontarsi.

 

Dopo tanti successi, il nome dei Dragonette è pronto a spingere sulla promo del nuovo singolo? Con quali aspettative?
Le sorprese sono sempre dietro all’angolo. Posso dire personalmente però che amo follemente questa canzone e non vedo l’ora che la gente la ascolti.

Come è nato ‘Phantom’?
Ho ricevuto una traccia da Gianni (Kosta) un po’ di tempo fa, una cosa che è riuscita a distinguersi da tante altre basi di tanti altri produttori. Mi sono quindi soffermata sulla scrittura, sul testo. La top line è nata velocemente. Ce la siamo rimbalzata io e Gianni un po’ di volte sino ad arrivare alla canzone finale. Sono entrata in contatto con Gianni tramite il mio editore. Gianni si distingue da ciò che c’è in circolazione e mi ha dato la forza negli ultimi mesi di riprendere in mano il microfono

Dua Lipa, Lady Gaga, Kylie Minogue e soprattutto Purple Disco Machine. Sembra che dalla scorsa primavera sia sbocciata la stagione della nuova disco music. Cosa ne pensi?
Che torniamo alle cose divertenti, spensierate. E ne abbiamo bisogno assolutamente. Ho avuto una strana sensazione negli ultimi tempi, come se la musica fosse diventata troppo seria, cupa. Quindi ora spero che questa tendenza prosegua, resti viva. Non voglio che tutta la musica sia spensierata, per carità. Voglio però che parte di essa mantenga raggiante un certo spirito.

I Dragonette sono attivi negli spettacoli in live streaming?
Personalmente mi piace l’idea e stimo tutti coloro che stanno portando avanti la cosa. Sono sicura che le nuove tecnologie porteranno ad alcune sorprendenti innovazioni nella musica dal vivo, anche dopo il blocco dei concerti, e di questo sono davvero entusiasta. Nello stesso tempo tuttavia vorrei che le cose tornassero come una volta il prima possibile.

 

Che aria tira in Canada? Vivi ancora lì?
Aria da circa 10 gradi sotto lo zero. Scherzo. Siamo tutti sulla stessa barca. Abbiamo capito anche qui che la vita è una cosa preziosa. Faccio molte sessioni di scrittura e collegamenti con Zoom, quando c’è un lockdown; oppure mi rilasso e sto con mio figlio. È un periodo pazzo, strano, nonostante tutto sono sicura che arriverà il momento in cui mi guarderò dietro e penserò a questo periodo con una specie di nostalgia.

Gianni Kosta spiega invece quanto l’umore possa incidere su una produzione.
Trascorro molto tempo a pensare al passato e a ridiscutere di un brano, di come dovrebbe essere fatto. Remix o inedito c’è poca differenza. Devi semplicemente entrare in empatia con quello che stai facendo.

Così sembra sia stato anche con Dragonette e per ‘Phantom’.
La base che le ho sottoposto è nata dall’amore che sempre provo per ‘Hello’. Con Martina ci siamo presi del tempo: per lavorare su molte idee e per sviluppare la traccia con attenzione. Questa song potrebbe essere la prima di una lunga serie, insomma, sì, l’inizio di una nuova avventura. Intanto, ci sono molti progetti in corso che sto approfondendo con cantanti di talento, rapper inclusi. Ma non posso dire altro.

 

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Riccardo Sada
Distratto o forse ammaliato dalla sua primogenita, attratto da tutto ciò che è trance e nu disco, electro e progressive house, lo trovate spesso in qualche studio di registrazione, a volte in qualche rave, raramente nei localoni o a qualche party sulle spiagge di Tel Aviv.

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