• SABATO 23 SETTEMBRE 2023
Festival

Dreamland Festival pronto al grande balzo

Bilancio positivo dell’edizione di quest’anno per l’evento che ha portato tra i monti della Valtellina grandi artisti e migliaia di persone. Merito di un affiatato lavoro di squadra e di una storia di filantropia

Lanzada in Valmalenco, a mezz’oretta da Sondrio, è un piccolo paese con un grande futuro davanti. L’edizione del Dreamland Festival lasciata alle spalle l’8 e 9 settembre scorsi lascia ben sperare per il domani, visti i risultati. Sono stati due giorni di show esplosivi di grandissimi artisti della scena elettronica e urban. Salmo, Afrojack e Topic, Rose Villain, Marten Horger, Grimix, Miles, Marc Benjamin, Goodboys, Gabry Ponte, Morten, Renaissance. E Don Diablo in esclusiva italiana.

Alessandro Negrini, uno degli organizzatori, che dal 2017 ha avuto l’idea di portare in questa vallata artisti da tutto il mondo, ammette di essere già al lavoro per la prossima edizione dopo aver chiuso per quest’anno con un aumento delle presenze del 50% rispetto al 2022. “L’idea del festival è nata dalla mia passione per la musica e in particolare per la musica elettronica. Sono un dj producer, il mio progetto ora si chiama Renaissance e poter portare questo genere di musica nel mio territorio è una sfida che mi entusiasma e mi porta a fare sempre meglio”, racconta Negrini.

 

 

Le 10mila presenze di quest’anno sono sicuramente il miglior inizio per pensare alla prossima line-up. L’unione tra dj e musica urban è il giusto compromesso per allargare la fascia di pubblico e vogliamo continuare in questa direzione artistica. “Inizialmente, l’idea come dj producer era quella di sognare in grande e col mio socio guardavamo a Dimitri Vegas & Like Mike e al Tomorrowland. L’ambizione ci ha portato alla prima edizione del 2017, la sesta quest’anno”, aggiunge Negrini.

È nato tutto di pancia e dall’esperienza sul campo. “Col tempo, dopo vari intoppi sul lato economico e dopo la fatica di portare in una location simile tanti artisti, ora si vedono i risultati”. Ma come è nato tutto? Da una specie di filantropa di cui nessuno fa il nome perché vuole restare dietro le quinte. “Una signora venne al primo evento, rimase affascinata dalla cornice delle montagne e ci ha creduto, con me e con Stefano Faldrini il mio socio. Così, siamo partiti con il progetto. Abbiamo messo in piedi uno staff interno”. La data della prossima edizione non è ancora stata comunicata ma è pronto ormai un docufilm che farà presagire l’edizione 2024. “Ci si mette un anno a fare un evento simile. È un grosso investimento”, prosegue Negrini. “Creeremo tanti contenuti”.

 

Intanto, sono arrivati i riconoscimenti del pubblico ma anche degli artisti internazionali che con Dreamland hanno scoperto la Valmalenco, un territorio che vogliamo continuare a far conoscere nel mondo perché ha delle opportunità a livello paesaggistico e turistico davvero sorprendenti. Siamo in un luogo immerso nella natura, vogliamo fare attività e portare pubblico nella nostra terra sempre con il rispetto dell’ambiente. Per le prossime edizioni vorremmo coinvolgere partner green per organizzare attività durante il giorno prima dei set e dei concerti.

 

 

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Riccardo Sada
Distratto o forse ammaliato dalla sua primogenita, attratto da tutto ciò che è trance e nu disco, electro e progressive house, lo trovate spesso in qualche studio di registrazione, a volte in qualche rave, raramente nei localoni o a qualche party sulle spiagge di Tel Aviv.

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